Cronaca
In malattia per "ritorsione" ad Asp, indagati 21 medici Suem118. 'I noml
CATANZARO, 9 MAG - Ventuno medici del Suem 118 dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro sono indagati per truffa dalla Procura della Repubblica di Catanzaro. Secondo l'accusa formulata dal pm della Procura di Catanzaro, Graziella Viscomi - di cui parla oggi la Gazzetta del sud - i medici avrebbero prodotto falsi certificati di malattia, assentandosi dal servizio e inducendo in errore il datore di lavoro circa il loro stato di malattia. Con la loro assenza avrebbero incrinato la funzionalità del servizio del 118 e avrebbero conseguito un ingiusto profitto pari alla retribuzione percepita nel periodo di malattia.
Un comportamento che sarebbe stato dettato, secondo l'accusa, dalla "mera ritorsione a seguito della determinazione della commissione prefettizia dell'Asp di Catanzaro di effettuare il taglio dell'indennità aggiuntiva ai medici del Suem 118". Ad essere raggiunti dall'avvio di garanzia da parte del Nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza sono stati i medici Caterina Biamonte, 60 anni, di Catanzaro; Anna Maria Orsini, 59 anni, di Sanremo; Rosina Palermo 58 anni, di Mottafallone; Emma Loiero, 55 anni, di Catanzaro; Grazia Polsia Caserta, 55 anni, di Motta San Giovanni; Anna Leuzzi, 65 anni, di Badolato; Angela Stranieri, 40 anni, di Catanzaro; Maria Grillone, 40 anni, di Soverato; Giovanna Maria Costanzo, 40 anni, di Lamezia Terme; Maria Rita Foresta, 55 anni, di Soverato; Emilio Leuzzi, 60 anni, di Badolato; Antonio Sacco, 41 anni, nato a Siracusa; Antonio Scerra, 60 anni, di Catanzaro; Enrico Tomaselli, 59 anni, di Catanzaro; Francesco Mazza, 65 anni, di Carlopoli; Alessandro De Rose, 57 anni, di Catanzaro; Francesco Lupia, 57 anni, di Catanzaro; Giuseppe Foderato, 61 anni, di Sorradile; Teresa Grillo, 61, di Soveria Simeri; Adele Antonini, 56 anni, di Messina; Pasqualina Gargiulo 66 anni, di Eboli.