Cultura e Spettacolo

Mai per amore: il dramma di donne maltrattate e violentate

MILANO, 28 Marzo 2012 - Rai Fiction ha avuto il coraggio di produrre quattro film sulla violenze ai danni delle donne e lo ha fatto con garbo, prendendo storie reali, cercando di inscenare nel modo più vero il dramma subito da ben 7 milioni di italiane! Donne maltrattate, violentate, picchiate, donne che non hanno coraggio di denunciare, donne che vedono rovinata la propria vita, donne perseguitate e ossessionate, donne imprigionate che non sanno come liberarsi da catene che si fanno ogni giorno sempre più strette. [MORE]

La prima storia è andata in onda ieri sera su RaiUno e si spera sia riuscita a captare una vasta attenzione nel pubblico, che deve essere sensibilizzato sempre di più sul problema. Livia è una bella ragazza che vive con un’amica e lavora per mantenersi gli studi universitari. Un giorno viene approcciata da un professore: è così gentile, di buone maniere, la corteggia con tanta dolcezza e con galanteria. Lei si sente desiderata e amata, finendo per innamorarsi lei stessa.

Il tutto sembra proseguire per il meglio e proprio a questo punto, quando la giovane ha ormai calato tutte le difese e si fida completamente del suo uomo, che lui mostra la sua vera indole. Inizia a seguirla, a dubitare di lei, a proibirle di uscire con gli amici e di lavorare, a essere ossessivo e paranoico fino ad arrivare al culmine: alzare le mani. Livia, però, come molte altre donne, è troppo innamorata, pensa che sia colpa sua, che la reazione del fidanzato sia la conseguenza di un suo comportamento sbagliato. Inizia a insinuarsi in lei il tarlo di non essere adeguata, di non riuscire a capire il proprio uomo, di non essere alla sua altezza. E lei torna indietro.
Quando lei cerca di scoprire qualcosa in più su questo misterioso professore universitario, viene aggredita e picchiata a sangue. Solo a questo punto capisce che deve allontanarsi, ma non trova ancora il coraggio per denunciarlo. Dovrebbe essere il primo passo da fare, ma per molte donne è uno dei più grandi ostacoli: hanno paura che la situazione possa peggiorare, sono convinte di farcela da sole, di non aver bisogno aiuto di nessuno e che, in fondo, il loro uomo non merita di finire nei guai. Nulla di più sbagliato: NESSUNO PICCHIA O VIOLENTA PER AMORE.

È proprio questo il messaggio che il servizio pubblico vuole far passare e che deve entrare nella testa di tutti. Violenza e stalking sono reati perseguiti dalle legge e condannati. Tutte devono avere libertà di uscire, di lavorare, di vivere la propria vita tranquillamente senza il timore che qualcuno le perseguiti, le segui, le fotografi, le tormenti con telefonate e messaggi deliranti e pieni d’insulti.

Livia verrà accoltellata da Umberto, ma riuscirà a mettersi in salvo, mentre l’uomo verrà condannato a dodici anni di carcere. Lei ora diffiderà di qualsiasi uomo le si avvicini e vivrà nella paura di un possibile ritorno di quel maniaco che le ha rovinato la vita. Molto spesso, infatti, queste vicende hanno un epilogo negativo. In Italia ogni terzi giorni una donna viene uccisa dall’uomo che aveva amato! Numeri impressionanti che fanno capire quanto la violenza domestica sia poco denunciata e che spesso può sfociare in eventi drammatici. Non è mai per amore.

Stefano Villa