Cultura e Spettacolo
Magna Graecia Film Festival, Nick Vallelonga e la sua giornata memorabile (Masterclass)
Catanzaro, 2 Agosto -
“È un onore e un piacere per il Magna Graecia Film Festival, poter iniziare questo nuovo viaggio con le masterclass della storia del cinema con un autore a 360°: attore, sceneggiatore, regista e produttore. Pluripremiato: due volte Premio Oscar, due volte Golden Globe, infiniti altri premi. È con noi questa sera Nick Vallelonga”, con queste sentite parole il giornalista Antonio Capellupo, curatore della sezione “Concorso Documentari” del festival, ha presentato questa sera il Premio Oscar americano di origini calabresi ai presenti nel chiostro del San Giovanni.
Vallelonga era visibilmente emozionato, aveva ancora negli occhi la gioia vissuta la mattina quando ha avuto la possibilità di visitare il paese natio di suo nonno, Vallelonga, nel vibonese, accompagnato dal direttore del festival Gianvito Casadonte e dallo stilista Domenico Vacca, ricevuti dal sindaco Abdon Servello che gli ha donato la “Cittadinanza Onoraria”.
Dopo il lungo applauso che lo ha accolto, ha iniziato a rispondere alle domande del preparatissimo giornalista, coadiuvato dall'Interprete Marie-Ashley Ventrella, e successivamente a quelle del pubblico. Si è, infine, reso sinceramente disponibile ad essere fotografato, con tutti quelli che hanno fatto la fila per un selfie, con un gran sorriso.
Vi riassumiamo i punti salienti della masterclass in cui ha condotto per mano il pubblico nel viaggio nella sua carriera cinematografica:
Nick e il paese di Vallelonga (VV)
È stata un’esperienza favolosa. La prima grande emozione è stata venire qui in Calabria. Mio nonno è partito nel 1920 e nessuno della famiglia è mai venuto. Avere avuto la possibilità di visitare Vallelonga grazie al Magna Graecia Film Festival ha reso la giornata memorabile.
Nick Vallelonga e le sue origini italiane
È bellissimo essere italiano. Sono state le mie origini a darmi l’ispirazione per fare tutto quello che faccio adesso. I miei nonni e i miei genitori parlavano italiano ma, per me e mio fratello, hanno voluto che parlassimo e studiassimo in inglese. Tutto il resto, però, era italiano: cibo, musica, anche i film. In particolare Vittorio De Sica e Fellini mi hanno influenzato molto.
Nick Vallelonga e “Il Padrino”
Se avete visto il film “Green Book” sapete che mio padre,Tony Lip, lavorava nel famoso Night Club “Copacabana” di New York. Quando dovevano girare “Il Padrino”, Francis Ford Coppola venne al night. Appena vide mio padre gli disse: «Tu saresti perfetto per il mio film. Sei un’attore?». Mio padre rispose prontamente: «Certo, sono un attore». Invece non aveva mai recitato.
Coppola gli chiese poi: «Avete figli? C’è una scena di un matrimonio e ci servono bambini». Fu così che io e mio fratello ci ritrovammo in quella scena. Avevo undici anni. Ho avuto modo di vedere come si realizza un film e me ne sono innamorato.
Nick Vallelonga e la commedia brillante
Ho fatto spesso commedie, anche se parti piccole, quando ero più magro e con molti capelli. La mia “Green Book”, però, è differente dalle commedie abituali, per i personaggi e i loro dialoghi.
Nick Vallelonga e “Green Book”
Nel 2018 in pochi giorni è diventato un cult in tutto il mondo. È la storia di mio padre e di una persona che ha avuto una grande influenza su di lui, cambiando la sua vita. Non è una storia sul razzismo, ma quando si narra bisogna dire la verità. Così c’è anche la questione razziale che fa parte della nostra vita. Lo scopo è quello di raccontare una bella storia che faccia riflettere chi lo vede. Una narrazione incentrata sulle persone. Ho cercato di essere oggettivo per scrivere una storia universale, il difficile è stato, quando abbiamo girato, mantenere il giusto distacco. Troppo emozionante.
Nick Vallelonga e il prequel de “I Soprano” che arriverà presto in Italia
Purtroppo non posso dirvi niente. Ho, come al solito, una piccola parte. Arriverà in Europa verso fine Ottobre.
Nick Vallelonga e i suoi maestri
I primi maestri sono stati tutti coloro che hanno partecipato a “Il Padrino”. Poi ce ne sono stati tanti perché mi è sempre piaciuto guardare molti film. All’età di diciotto anni ho iniziato a scrivere. Nessuno mi ha insegnato. Probabilmente l’aver guardato tutti quei film ha fatto nascere dentro di me questo talento. Non ho studiato come fare un film. La mia scuola è stata guardare con attenzione.
Nick Vallelonga e i giovani aspiranti sceneggiatori
Scrivete, tutto ciò che sentite. Troverai dopo che qualcosa non va bene altro si. Non importa, scrivete e non preoccupatevi se non vi viene subito bene, molto film hanno delle terribili sceneggiature
Saverio Fontana