Cronaca
Mafie: domani Giornata che ricorda le vittime innocenti,1011 nomi
ROMA, 20 MARZO - Domani l'Italia celebra la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico. Sara' Padova la citta' principale delle manifestazioni, dove verranno letti i nomi di 1011 vittime. Saranno 4mila i luoghi pubblici italiani dove si svolgeranno analoghi momenti di riflessione. I promotori della Giornata sottolineano che "c'e' un'Italia che si ribella all'indifferenza, all'illegalita', alle mafie e alla corruzione che devasta i beni comuni e ruba la speranza. Un'Italia consapevole che la convivenza civile e pacifica si fonda sulla giustizia sociale, sulla dignita' e la liberta' di ogni persona. Un'Italia che il 21 marzo si mobilita per ricordare con momenti di lettura, di riflessioni, incontri i 1011 nomi delle vittime innocenti delle mafie".
La Giornata della Memoria e dell'Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie, oggi legge nazionale, e rinnova in nome di quelle vittime l'impegno nella lotta alla criminalita' organizzata e alla corruzione. Durante la giornata a Padova e in contemporanea in migliaia di luoghi d'Italia, da Palermo a Siena, da Avellino a Cagliari, da Novara a Corleone saranno letti nelle scuole, nelle carceri, nelle stazioni delle metropolitane, presso associazioni, universita', fabbriche, parrocchie i 1011 nomi di semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie "solo perche', con rigore, hanno compiuto il loro dovere".
Iniziative per ricordare le vittime innocenti delle mafie sono previste anche oltre frontiera con appuntamenti in America Latina - a Citta' del Messico, Bogota' e Buenos Aires -, in Africa (Tunisia e Costa d'Avorio) mentre in Europa iniziative si svolgeranno a Parigi, Marsiglia, Bruxelles Ginevra, Tenerife, Strasburgo, Berlino, Zurigo, Copenaghen a sottolineare - non solo simbolicamente - che "per contrastare le mafie e la corruzione occorre si' il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunita' solidale e corresponsabile, che faccia del "noi" non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze".
Daniela Marcone, vice presidente nazionale di Libera e responsabile Libera Memoria, ricorda che il 21 marzo non e' mai stata una data fine a se stessa "ma sempre la tappa di un impegno che dura 365 giorni all'anno nelle scuole, nelle universita', nelle associazioni, nelle parrocchie e dovunque i cittadini vivono quella responsabilita' per il bene comune che e' il primo antidoto al male delle mafie e della corruzione. Le vittime innocenti delle mafie - conclude Daniela Marcone - non vogliono essere solo ricordati. Vogliono che continuiamo il loro impegno, che realizziamo le loro speranze. Quelle persone non sono morte per essere ricordate con lapidi, targhe e discorsi di occasione. Ma per un sogno di democrazia che sta a tutti noi realizzare".