Cronaca
Mafia, imprenditori di Corleone denunciano il pizzo: 12 arresti
CORLEONE, 27 SETTEMBRE - I carabinieri del gruppo di Monreale e della compagnia di Corleone hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Palermo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 12 persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione e danneggiamento. [MORE]
Tra questi anche Carmelo Gariffo, 58 anni, nipote del boss Bernardo Provenzano, morto lo scorso luglio. L’operazione «Grande passo 4» ha messo in ginocchio i vertici delle cosche mafiose di Corleone che miravano a riorganizzare il clan, rilanciandone gli affari.
Esprime soddisfazione, per il risultato dell’operazione, il colonnello Giuseppe De Riggi, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo: “L’organizzazione mafiosa aveva alzato barriere che sembravano impenetrabili, puntava a controllare un intero territorio in modo esclusivo. Ma le indagini – ha aggiunto – e le risposte positive arrivate dagli imprenditori hanno superato tutte le barriere, anche grazie ai giovani di Addiopizzo, che ci hanno accompagnato in questo percorso in provincia”.
Proprio l’associazione si congratula con le forze dell’ordine: “L’auspicio è che dopo questa importante operazione le persone per bene che vivono nel territorio del Corleonese possano cogliere questa ulteriore opportunità per collaborare e scrollarsi di dosso il fardello mafioso. Come in altri casi, noi cercheremo di non far mancare il nostro aiuto alle vittime, proprio perché vogliamo sostenere il vento di cambiamento che, da qualche tempo, soffia anche nelle periferie della provincia di Palermo, dove la mafia ha storicamente mantenuto forte e saldo il controllo del territorio, forse più di quanto possa riuscire a fare, ormai da tempo, in città”.
Giuseppe Sanzi