Politica

Mafia Capitale, Marino: "soddisfatto per le decisioni del governo"

ROMA, 27 AGOSTO 2015 - Appresa la notizia della decisione governativa, in merito al coordinamento gestionale del comune di Roma per il risanamento dei settori "compromessi", in seguito all'affaire Mafia Capitale, il sindaco, Ignazio Marino, si è detto "soddisfatto". Non sono, però, mancate le polemiche, aspre, in particolare dal centro sinistra. [MORE]

LA DECISIONE DEL CDM E IL PLAUSO DI MARINO

"Sono soddisfatto per le decisioni che arrivano dal Governo: si è tolta dal tavolo l'ipotesi dello scioglimento del Campidoglio e le parole di Alfano spazzano via i rumors sul commissariamento", ha dichiarato Marino in una nota di commento alle decisioni del Cdm. Il consiglio dei ministri, riunitosi oggi per affrontare la gravosa situazione che ha travolto Roma, con l'inchiesta Mafia Capitale, ha, infatti, deliberato la non necessarietà del commissariamento, optando, invece, per un coordinamento tra il prefetto Gabrielli e il sindaco Marino. Metodologia che, dal Cdm, è stata considerata maggiormente idonea, anche per il Giubileo, stabilendo che non esistono i presupposti legali per agire con il citato commissariamento. Il sindaco, continuando, ha affermato "la collaborazione tra Campidoglio e Governo è un elemento di ricchezza e di sicurezza di grande importanza. Mi hanno fatto piacere le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, che ci danno la certezza che Roma e l'Italia sono in grado di affrontare questo impegno e di poterlo fare con capacità e successo". Marino, ha poi concluso "abbiamo avviato il risanamento e lo proseguiremo fino in fondo, in stretta collaborazione col prefetto Franco Gabrielli, una collaborazione seria e leale, già in atto da mesi e allacciata fin dall'inizio del suo mandato".

IL VICESINDACO SOSTIENE MARINO

Marco Causi, vice del gabinetto romano con delega al bilancio, reale mediano tra il Comune e il Governo, ha plaudito il Cdm parlando di un rilancio, vigoroso, "dell'azione amministrativa", ancor più attuabile grazie agli interventi previsti per il Giubileo. Mediante "queste decisioni - ha detto Causi - il Comune potrà, pur rimanendo le attività connesse al Giubileo ancorate alla gestione ordinaria e alla compatibilità finanziaria del piano di rientro, accelerare i tempi per l'avvio dei lavori relativi ai cantieri di manutenzione necessari per attrezzare la città all'accoglienza di milioni di visitatori“.

LE POLEMICHE DI SEL E 5 STELLE

Nonostante la soddisfazione del Governo e dei pilastri romani per la decisione odierna, la politica, nel suo ampio spettro (dal centro destra al centro sinistra) continua a storcere, visibilmente, il naso. Gianluca Peciola, capogruppo Sel per il Campidoglio, parla, infatti, di commissariamento politico da "larghe intese" sostenendo "niente di nuovo sotto il sole. Di fatto, una poderosa indagine che ha avuto meriti storici nella lotta alla mafia, viene utilizzata per la presa politica di Roma da parte del Governo delle larghe intese“. Il presidente dei Radicali Italiani, Riccardo Magi, sulla stessa linea di Peciola, commenta "Alfano spieghi in base a che norma attribuisce al prefetto poteri di indirizzo senza commissariamento“. Parlano di colpo di mano, i pentastellati che, dal parlamento e dal consiglio della Città Eterna, sostenendo la necessità delle elezioni come unico modo per mondare i peccati capitolini, dichiarano "è evidente che attribuire poteri straordinari al prefetto Gabrielli rappresenta una scomunica ufficiale per Ignazio Marino, che apre la strada ad un commissariamento velato, in deroga alle stesse disposizioni previste dal Testo unico enti locali (Tuel)“.

 

Fonte foto: romadailynews.it

Ilary Tiralongo