Mafia Capitale, le intercettazioni su Alemanno: «portava valigie di contanti in Argentina»
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Mafia Capitale, le intercettazioni su Alemanno: «portava valigie di contanti in Argentina»

martedì 9 dicembre, 2014

 ROMA, 9 DICEMBRE 2014 – Da alcune intercettazioni nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale emergono le dichiarazioni che coinvolgerebbero l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno; a parlare di lui è principalmente Luca Odevaine, ex vice capo gabinetto di Veltroni e fino a martedì scorso, giorno in cui è stato arrestato, componente del coordinamento per i rifiuti del Viminale. La conversazione si svolge tra Odevaine, Schina e Coltellacci, tutti e tre indagati nell'inchiesta; si parla di alcuni viaggi che Alemanno avrebbe compiuto in Argentina insieme al figlio, con valigie piene di soldi.

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L'intercettazione di Odevaine

Nella conversazione, i tre parlano di un uomo, di cui non fanno mai il nome, che in passato avrebbe litigato con Alemanno: «abita qua, dentro a 'sto palazzo... che fijo de 'na mignotta... ha litigato con Alemanno. Per soldi se so scannati... ma sai che Alemanno si è portato via... ha fatto quattro viaggi... lui ed il figlio con le valigie piene de contanti... ma te sembra normale che un sindaco...» - il segnale va via per un po', poi la conversazione riprende - «me l'ha detto questo della Polaria». Replica poi Schina: «e nessuno ha controllato?». «È passato al varco riservato... un attore per me...». Rincara Coltellacci: «Io pensavo che i soldi se li portava via tutti lui... sembrava che il sidnaco non toccasse... invece 'a toccati... però che il sindaco... due e tre... Panzironi dieci, penso che gli equilibri erano quelli». Il racconto continua di nuovo con la voce di Odevaine: «a un certo punto deve essere successo un casino, perché ad un certo punto ad Alemanno gli hanno fatto un furto a casa... Cercavano qualche pezzo de carta... credo che hanno litigato perché lui ha pensato che ce li ha mandati questo». Le indagini su quest'ultimo episodio sono ancora in corso.

La replica di Alemanno

«Millanteria del tutto infondata», smentisce secco Alemanno. «Non ho portato mai soldi all'estero, tantomeno in Argentina. Io sono l'unico sindaco di Roma che al termine del suo mandato è più povero di quando ha cominciato, perché ho dovuto vendere una casa e aprire un mutuo per pagare i debiti della campagna elettorale». Non nega di essere stato in Argentina, ma solo una volta: «ci sono stato una volta sola per pochi giorni con la mia famiglia e un folto gruppo di amici a Capodanno 2011-2012 per andare a vedere i ghiacciai della Patagonia. Ci sono amici che possono confermare». In Argentina Alemanno risulta anche essere membro onorario della Camera di Commercio. L'ex sindaco parla anche dell'episodio del furto: «è avvenuto ad ottobre 2013 e basta aprire Google per constatare che è stato ampiamente pubblicizzato». I Ros però sottolineano che non vi sono riscontri sulle banche dati, dal momento che non risultano essere state sporte denunce né da Alemanno né dalla moglie Isabella Rauti.

Foto: meridiananotizie.it

Dino Buonaiuto


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