Cronaca
Mafia Capitale, avanza una nuova ipotesi: "Alemanno in Argentina con borse di soldi"
ROMA, 08 DICEMBRE 2014 – Emergono sempre più particolari nell’ambito delle indagini per Mondo di Mezzo, l’inchiesta della Procura di Roma che ha svelato l’esistenza di una vera e propria cupola mafiosa con ramificazioni nelle più alte sfere del mondo politico e imprenditoriale capitolino.
Alemanno: nelle intercettazioni si parla di quattro viaggi in Argentina per nascondere il denaro
L’attenzione dei pm si concentra adesso sugli spostamenti di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma indagato nell’inchiesta, che, si ipotizza, avrebbe effettuato quattro viaggi in Argentina per nascondere lì del denaro, la cui provenienza sarebbe riconducibile alla cupola mafiosa retta da Salvatore Buzzi e Massimo Carminati. L’ipotesi dei pm sarebbe stata avanzata a seguito dell’analisi di alcune intercettazioni, attualmente agli atti dell’inchiesta. La conversazione che avrebbe attirato l’attenzione dei pm risalirebbe al 13 Gennaio scorso e avrebbe per protagonisti Luca Odevaine, componente del tavolo per i rifugiati, il suo collaboratore Mario Schina e Sandro Coltellacci, responsabile di una coop. Nell’intercettazione, si sente Odevaine sostenere: «Per soldi se sò scannati, ma sai che Alemanno si è portato via...ha fatto quattro viaggi..lui e il figlio con le valigie piene di soldi in Argentina..se sò portati con le valigie piene de contanti, ma te sembra normale che un sindaco..». Immediata la replica di Coltellacci: «L’ho saputo». Più avanti nel corso della conversazione, Odevaine afferma: «Me l’hanno detto questi della Polaria», «Nessuno l’ha controllato?» chiede Schina, e Odevaine risponde: «No, è passato al varco riservato..ah un attore per me». Schina fa di nuovo riferimento al denaro, sostenendo: «Pensavo che i soldi se li prendesse tutti lui, sembrava che il sindaco non toccasse, invece l’ha toccati però che il sindaco..due..tre Panzironi 10 penso che gli equilibri erano quelli». Nel corso del’intercettazione sarebbero emersi ulteriori particolari: il componente del tavolo dei rifugiati Odevaine sostiene che «A un certo punto deve essere successo qualche casino perché ad Alemanno gli hanno fatto uno strano furto in casa, cercavano qualche pezzo di carta..credo che hanno litigato perché Alemanno ha pensato che ce li ha mandati questo».[MORE]
La replica di Alemanno: “Mai portato soldi all’estero”
Gli uomini dei Ros hanno fin’ora accertato un solo viaggio di Alemanno in Argentina, quando l’ex sindaco si sarebbe recato in America Latina in occasione del Capodanno di qualche anno fa, ma gli accertamenti e le indagini sarebbero ancora in corso. L’ex sindaco della Capitale ha, intanto, immediatamente risposto alle accuse, affermando: «Si tratta di una millanteria totalmente infondata. Non ho portato mai soldi all’estero tantomeno in Argentina. Io sono l'unico sindaco di Roma che al termine del suo mandato è più povero di quando ha cominciato perché ho dovuto vendere una casa e aprire un mutuo per pagare i debiti della campagna elettorale. Per quanto riguarda il viaggio in Argentina ci sono stato per pochi giorni con la mia famiglia e un folto gruppo di amici, a Capodanno 2011-2012 per andare a vedere i ghiacciai della Patagonia».
(foto www.intelligonews.it)
Elisa Lepone