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Madre Speranza di Collevalenza sarà proclamata beata il 31 maggio

COLLEVALENZA DI TODI (PG), 30 MAGGIO 2014 - L’Umbria, dal prossimo 31 maggio, annovererà tra i suoi santi e beati Madre Speranza, fondatrice della congregazione religiosa della Famiglia dell’Amore Misericordioso in Collevalenza di Todi (Pg), dove per sua volontà è stato edificato il grande santuario, nella cui cripta riposa il suo corpo, meta ogni anno di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo.

Madre Speranza sarà proclamata beata dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, sabato 31 maggio, alle ore 11, durante la solenne concelebrazione eucaristica nel santuario dell’Amore Misericordioso, alla quale prenderanno parte diversi vescovi (non mancheranno quelli umbri) e numerosi sacerdoti. Sono attesi 15mila fedeli provenienti da diverse parti d’Italia e dall’estero, che inizieranno ad arrivare prima dell’alba. Sarà un grande evento di fede salutato dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu, con le parole da lui pronunciate a Collevalenza, lo scorso 8 febbraio, in occasione del XXXI anniversario della morte di Madre Speranza. «La Chiesa, per mano di Papa Francesco – ha detto il presule –, ha riconosciuto l’eroicità e la santità della vita di Madre Speranza e il 31 maggio sarà proclamata beata! Un giorno di festa e di gaudio tanto atteso, per il quale abbiamo pregato e invocato l’aiuto di Dio, e che è finalmente arrivato!».[MORE]

Il presidente della Ceu ha ricordato anche la missione che il Signore affidò a Madre Speranza, cioè quella di «“far conoscere Dio non come un giudice severo, ma come un padre buono, che perdona, dimentica e non tiene in conto” le offese ricevute. Un padre che cerca i suoi figli con amore instancabile, “come se non potesse essere felice senza di loro”. Questo, nella sostanza, l’umile e, allo stesso tempo, grandioso messaggio che Madre Speranza ha portato all’umanità. In un’epoca storica segnata dall’odio ideologico e dalla violenza, dallo sterminio pianificato di milioni di persone innocenti e dal disprezzo per la dignità umana; in un’epoca, qual è quella attuale, in cui gli uomini si allontanano sempre più dalla pratica religiosa e vivono come se Dio non esistesse, Madre Speranza diventa segno profetico di annuncio e di testimonianza che Dio ci ama, ama tutti, ama e rispetta l’intera umanità, senza eccezioni. La Madre ha consacrato la sua vita a questo scopo, affrontando umiliazioni e sofferenze, fino a consumarsi lentamente nella donazione totale. La venerazione per questa creatura, che si è offerta completamente alla divina volontà, è cresciuta di giorno in giorno, fino a raggiungere anche paesi lontani».

«Madre Speranza – ha evidenziato Bassetti – è stata sale e luce di Dio per il mondo. Ad essa si sono avvicinate migliaia di persone in cerca di aiuto e di consiglio. Riflettendo l’amore divino, è stata capace di sollevare tante anime dalla disperazione e di portare conforto a chi si credeva perduto. Essa è passata tra noi non facendo “discorsi persuasivi di umana sapienza”, ma testimoniando “Gesù crocifisso”, completando nella sua “carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo, che è la Chiesa”, con piaghe invisibili il cui dolore solo Dio ha potuto conoscere».
«A questa donna, umile e coraggiosa, venuta dall’assolata terra di Spagna – ha concluso il presule –, voglio oggi esprimere, anche a nome dei miei confratelli Vescovi, il grazie e la riconoscenza delle Chiese umbre per il bene fatto in questa nostra amata terra, cuore d’Italia e culla di santità».

Alla beatificazione di Madre Speranza il sito della Ceu (www.chiesainumbria.it) ha dedicato una sezione specifica, raccogliendo i contributi dei vescovi di Orvieto-Todi, mons. Benedetto Tuzia, e di Città di Castello, mons. Domenico Cancian, già superiore generale della Famiglia dell'Amore Misericordioso, e degli attuali superiori generali, madre Speranza Montecchiani per le Ancelle e padre Aurelio Pérez per i Figli dell’Amore Misericordioso. Altri mezzi della Comunicazione sociale della Chiesa umbra, quali il settimanale «La Voce» ed «Umbria Radio» daranno ampio risalto all’evento della beatificazione, realizzando degli “speciali” e trasmettendo in diretta dal Santuario dell’Amore Misericordioso la solenne concelebrazione di sabato 31 maggio.

(notizia segnalata da Riccardo Liguori – U. S. CONFERENZA EPISCOPALE UMBRA

(Foto: Santuario Amore Misericordioso Collevalenza)