Cronaca

Madre e neonato nel fiume Adda: portati in salvo, ma il bimbo è grave

MILANO, 09 NOVEMBRE 2012 - Ieri pomeriggio una donna trentacinquenne è stata tirata fuori del fiume Adda. Con lei c'era suo figlio, un neonato di pochi mesi, che aveva legato al petto per poi abbandonarlo sul greto.

Gli inquirenti ipotizzano il tentato omicidio-suicidio, perciò la donna, originaria del Burkina Faso, dovrà rispondere delle accuse mosse dai Carabinieri di Cassano d'Adda, sebbene, questi ultimi, abbiano ancora dubbi in merito alla dinamica.

La trentacinquenne non è in pericolo di vita e le sue condizioni risultano non essere gravi: è stata trasportata in ipotermia all'ospedale di Melzo e qui è stata ricoverata nel reparto di psichiatria. La situazione del piccolo è, invece, decisamente più grave.[MORE]

Il neonato in arresto cardiaco è stato trasportato in elicottero all'ospedale San Raffaele. Il cuore del piccolo ha ricominciato a battere, ma a causa dell'ipotermia che ha subìto è tutt'ora in pericolo di vita e ricoverato nel reparto di rianimazione.

Il padre del bambino, ha spiegato che stavano attraversando un periodo difficile a causa della perdita del lavoro della donna ed in seguito ad alcune problematiche familiari.

(Foto da rete.comuni-italiani.it)

Alessia Malachiti