Cronaca

Madre di Cuffaro chiede Grazia per il figlio. L'ex presidente: "non accetterei alcuna carità"

PALERMO, 18 GENNAIO 2015 – Dispiaciuto per disobbedire al volere della madre, Totò Cuffaro, ex presidente della Regione Sicilia, detenuto per rivelazione di segreto d’ufficio aggravata dal favoreggiamento alla mafia, ha fatto sapere dal carcere di Rebibbia che “non accetterei alcuna concessione di Grazia, non accetterei alcuna carità.

L’anziana signora, un anno fa, ha infatti chiesto al capo dello Stato la grazia per il figlio e si attende in questi giorno il parere del procuratore generale di Palermo. Cuffaro ne è venuto a conoscenza ora e ha affermato che “pur comprendendo il suo stato d’animo e la sua sofferenza per la mia assenza ed essendole grato per i continui gesti d’amore che non smette mai di manifestarmi, sono costretto a disobbedirle e a manifestare il mio dissenso verso tale richiesta”.[MORE]

“Non accetterei alcuna concessione di Grazia – ha continuato Cuffaro – non accetterei alcuna carità. Da uomo di fede ho grande rispetto per la Carità, che rappresenta uno dei più grandi sentimenti carismatici religiosi. Ma nelle condizioni in cui mi trovo, chiedo solo che mi vengano riconosciuti i miei diritti di detenuto e non la carità. Potrei accettare ed auspico, invece un provvedimento di giustizia rivolto a tutti coloro che si trovano nelle mie medesime condizioni”.

(foto dal sito www.infooggi.it)

Michela Franzone