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Macerata, la mostra itinerante "Sulla stessa barca, il mondo del Fumetto incontra i popoli in fuga"

MACERATA, 24 LUGLIO 2014 - Fa tappa a Macerata il 31 luglio 2014, all’interno della manifestazione la “Notte dell’Opera”, la mostra itinerante “Sulla stessa barca; il mondo del Fumetto incontra i popoli in fuga”, organizzata dall’associazione culturale Fumettomania Factory di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina).

Le attuali e drammatiche vicende di migrazione e sbarchi di profughi che coinvolgono molti territori italiani, primo tra tutti l’isola di Lampedusa, hanno ispirato fumettisti professionisti e non a realizzare le loro opere basandosi sul tema dell’immigrazione, della solidarietà e dell’accoglienza dei popoli. Le oltre 50 opere realizzate sono state raccolte in un’esposizione collettiva itinerante inaugurata a Barcellona Pozzo di Gotto e successivamente presentate in vari comuni italiani.

Le tavole originali saranno messe all’asta ed il ricavato delle vendite opere sarà devoluto per i progetti a favore dei minori stranieri non accompagnati (MISNA) realizzati dall'associazione Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie che dal 1986 lavora al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo per combattere l'emergenza abbandono.

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Il GUS Gruppo Umana Solidarietà ha contribuito all’organizzazione della tappa maceratese della mostra e ha messo a disposizione i supporti delle opere che sono stati realizzati da alcuni dei beneficiari del progetto SPRAR Macerata Accoglie di cui il GUS è ente gestore.

Nell'ambito di un laboratorio di creatività, organizzato con il supporto dell'associazione Les Friches, 15 ragazzi tra i beneficiari del progetto del GUS, provenienti da diversi paesi tra cui Pakistan, Afghanistan, Somalia, Eritrea, Nigeria, Ghana, Etiopia, sono stati coinvolti nella realizzazione della mostra e hanno dato il loro contributo intagliando, disegnando e dipingendo i pannelli e le cornici che verranno utilizzati come supporti per le opere.

Ancora una volta l’arte, attraverso il linguaggio artistico, culturale e la forza comunicativa del fumetto, offre non solo ai rifugiati un’opportunità di intrattenimento e aggregazione, un modo per uscire da una condizione di isolamento e acquisire un senso di gruppo e di appartenenza che incoraggiano il percorso di integrazione, ma anche l’occasione per riflettere sui temi della migrazione e sulle drammatiche condizioni di vita a cui sono costrette migliaia di persone in fuga a causa di sanguinose guerre civili, persecuzioni, violenze e soprusi perpetrate ai loro danni.

(notizia segnalata da Comunicazione Gruppo Umana Solidarietà)