Estero
Macedonia, manifestanti irrompono nel Parlamento di Skopje: deputati in fuga, molti feriti
ROMA, 28 APRILE – Si aggrava la situazione in Macedonia: il leader del partito di maggioranza, Zoran Zaev e la sua vice Radmila Šekerinska, sono stati malmenati dai nazionalisti, i giornalisti presenti sono stati minacciati e fatti scappare. Gli scontri sono iniziato il giorno in cui la maggioranza (democraticamente eletta) del partito di sinistra Sdsm, che è in alleanza coi partiti albanesi , ha iniziato ad eleggere il nuovo presidente dell’assemblea, per procedere alla formazione di un governo. [MORE]
Sconti iniziati dai nazionalisti, che temono l’alleanza fra albanesi e socialisti perché distruggerebbe la natura della Macedonia, introducendo riforme che darebbero troppo spazio alla minoranza albanese.
“Vogliono cambiare bandiera, inno, insegne militari”, dicono i manifestanti che assediano il Parlamento.
Le tensioni vanno avanti da più di un mese: ogni giorno infatti i nazionalisti scendevano in piazza a protestare con le bandiere in mano. “Vogliono creare la Grande Albania, unendo le nostre regioni a maggioranza albanese a Pristina e Tirana”, è il commento dei manifestanti, che ieri hanno marciato sul Parlamento aggredendo fisicamente i politici membri del governo.
Maria Minichino
(fonte immagine lastampa.it)