Maccari: I black block sono un' organizzazione para-militare
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ROMA 23 OTT. 2011 - I black block sono un’organizzazione para-militare: non possiamo affrontare una guerra con gli sputi! la reazione delle forze dell’ordine deve essere proporzionata all’aggressione. la magistratura contesti il tentato omicidio! “L’arresto del giovane black block che sabato scorso ha fatto parte del gruppo di assalitori che a Roma ha dato fuoco ad un furgone blindato dell’Arma e che era in procinto di partire per partecipare alla manifestazione di oggi in Val di Susa,[MORE] è un’ulteriore prova di quello che sosteniamo da tempo: le manifestazioni popolari di dissenso hanno soltanto carattere marginale nelle tante manifestazioni che si svolgono nel Paese. Il susseguirsi di incidenti e di scontri violentissimi risponde ad un preciso disegno sovversivo dell’estrema sinistra, che con la guerriglia vuole gettare il Paese nel terrore e minare le basi della convivenza civile e democratica”.
Lo afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia. “Un passaggio fondamentale di questo disegno - spiega Maccari - è l’aggressione violenta e preordinata contro le Forze dell’Ordine, che il Governo continua a mandare in guerra senza mezzi e senza risorse. E’ evidente che non si possono considerare i black block, le frange più violente del cosiddetto antagonismo, come dei semplici manifestanti sopra le righe. Si tratta piuttosto di criminali organizzati in forma para-militare, e come tali fanno affrontati.
Non si può pensare di mandare le Forze dell’Ordine al macello, confidando che la fortuna non ci faccia scappare il morto. Tra un po’ ci chiederanno di affrontare i manifestanti con gli sputi! Servono invece provvedimenti urgenti da parte del Governo che consentano di affrontare le manifestazioni violente per quello che sono: atti di guerra contro lo Stato. La reazione delle Forze dell’Ordine deve potere essere proporzionata all’aggressione. Bisogna tutelare ad ogni costo l’incolumità dei poliziotti e di tutti gli Appartenenti alle Forze di Polizia in servizio di ordine pubblico, che rischiano la vita per sette euro l’ora. Intanto faccio appello alla magistratura, che può da subito fare la sua parte: contestando ai militanti arrestati il reato di tentato omicidio ai danni degli Operatori di Pubblica Sicurezza”.