Cronaca

Macao, scatta lo sgombero anche da Palazzo Citterio

MILANO, 22 MAGGIO 2012- Dopo essere stati sgomberati da Torre Galfa, il popolo di Macao ha dovuto lasciare anche Palazzo Citterio, in via Brera, il palazzo statale occupato sabato scorso. L'azione da parte di polizia, carabinieri, militari, è scattata alle 6 e 40 di mattina. Fino a questo momento, tutto sta procedendo in maniera traquilla.

In particolare, come ha sottolineato il collettivo Macao, "Alle 6.40 le forze dell'ordine in assetto antisommossa hanno sgomberato Palazzo Citterio. Sono entrate nel palazzo passando attraverso l'orto botanico dell' Accademia di Brera e contemporaneamente hanno chiuso via Brera e i vicoli adiacenti. Macao aspettava a porte aperte con più di sessanta persone. All'arrivo di polizia e carabinieri è seguito quello dell'esercito". Continua un portavoce, "Per la seconda volta in una settimana, in due luoghi che hanno svelato forti criticità attorno alla gestione delle politiche economiche e culturali della città di Milano e del Paese, le questioni aperte da cittadine e cittadini sono state ridotte a questioni di ordine pubblico". [MORE]

In merito allo sgombero da Palazzo Citterio, nelle scorse ore, si era pronunciato anche il ministro ai Beni culturali Lorenzo Ornaghi, definendolo, "Un atto giusto e opportuno, perché nessun movimento autenticamente culturale può originare un atto di illegalità". Ornaghi aveva aggiunto, "Il ministero avendo la proprietà dello stabile ha già chiesto che venga liberato: ora aspettiamo le decisioni di chi è competente. Anche perché di fronte alla richiesta di spazi per la cultura il Comune di Milano ha assunto una posizione dialogante e non di chiusura". Il ministro ai Beni culturali aveva concluso dicendo, "Io sono apertissimo al dialogo, ma perché ciò avvenga bisogna essere in due: se i ragazzi vogliono un confronto, dovranno chiederlo nei modi e tempi opportuni".

La soprintendente Bon Valsassina ha ribadito, "Entro fine anno partiranno i bandi per assegnare i lavori". Riguardo all'occupazione di Palazzo Citterio, la soprintendente evidenzia, "Il fatto che non sia adoperato da anni, non giustifica assolutamente nessuna occupazione indebita". Per questo la denuncia per "occupazione indebita di edificio pubblico" è partita proprio dalla Soprintendenza per beni storici, artistici ed etnoantropologici che ha fatto partire lo sgombero degl'artisti dell'arte, che hanno dovuto lasciare il palazzo settecentesco.

Al momento, "gli occupanti" sono radunati in via Brera, davanti al palazzo, per valutare il da farsi.

(Fonte: La Repubblica, Corriere della Sera. Fotogramma: Corriere della Sera)