Politica
M5S, un hacker avrebbe violato la piattaforma Rousseau
RIMINI, 22 SETTEMBRE - Un tweet rivolto a Beppe Grillo e Davide Casaleggio, così l’hacker “Rogue 0” ha annunciato sui social di aver violato (nuovamente, dopo l’estate scorsa) la piattaforma Rousseau, sito web che costituisce il “luogo” virtuale dove si esplica la democrazia partecipativa pentastellata.
“Beppe Grillo e Davide Casaleggio tranquilli, Luigi Di Maio ha già vinto, ve lo assicurano decine di miei voti certificati”, queste le parole dell’hacker, che ha poi allegato varie immagini di schermate di voto appartenenti ai profili di diversi iscritti. Rogue 0 ha poi proseguito schernendo il MoVimento con un altro tweet, in cui si rivolgeva ai “geni della Casaleggio, che hanno messo una misura di sicurezza inviolabile per la sicurezza totale” con chiaro intento derisorio.[MORE]
L’hacker avrebbe votato per decine di volte, superando anche il doppio passaggio dell’sms sul cellulare, ideato per garantire la sicurezza del voto.
Immediata è stata la reazione dei portavoce pentastellati. A chi gli chiedeva dell’attacco, il deputato Danilo Toninelli ha replicato: “l’hacker potrebbe dire qualsiasi cosa, non ci interessa, Non c’è stato assolutamente nessun attacco riuscito, abbiamo messo in atto tutte le nostre difese”. L’onorevole ha poi proseguito, ammettendo che vi siano “stati dei tentativi”, ma al contempo rassicurando di “averli rimbalzati e di aver innalzato ulteriormente le barriere già esistenti”.
Anche il padre fondatore del MoVimento, Beppe Grillo, ha rassicurato gli elettori sulla regolarità del voto con un post sul proprio blog. “In seguito alle verifiche possiamo affermare che la votazione si è svolta in regolarità e che nessun voto è stato manomesso” ha dichiarato l’ex comico genovese.
Sulla vicenda è intervenuta anche Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, che in un tweet ha affermato: “l’hacker Rogue 0 è senza umorismo: buca decine di volte Rousseau per votare di Maio. Non era più divertente far vincere Zordan o Ispirato?". Per Roberto Caon (FI), invece, l’attacco hacker è una ulteriore “conferma dell’irregolarità del voto delle primarie online del M5S”, definite “una farsa per legittimare il candidato messo a tavolino da Grillo e Casaleggio”.
La vicenda ha avuto una notevole eco mediatica. Il Washington Post ha infatti dedicato un articolo alle primarie del MoVimento, evidenziando la "particolarità" di un sistema in cui le votazioni sono “tenute online su una piattaforma di proprietà di un’azienda il cui capo ha un ruolo fondamentale e non ufficiale nel partito, e che non ha fatto mistero di simpatizzare per uno dei candidati”. Il WP ha poi espresso perplessità anche per il fatto che l’esito sia ancora segreto.
Il vincitore delle primarie, che sarà dunque il candidato premier del MoVimento, verrà annunciato questa sera al termine della seconda giornata dell’evento “Italia a 5 Stelle” in corso a Rimini. L’investitura sarà tuttavia esclusivamente politica ed interna al M5S: nell’ordinamento italiano, infatti, non è prevista l’elezione diretta del premier. Ai sensi dell'articolo 92 della Costituzione è il Presidente della Repubblica a nominare il presidente del Consiglio e, su proposta di questo, i ministri. Il Governo così formato dovrà poi ottenere la fiducia da parte delle due camere del Parlamento.
Paolo Fernandes
Foto: notizie.tiscali.it