Politica

M5S, Di Maio paventa dimissioni annunciando voto su Rousseau

ROMA, 29 MAGGIO – Dopo il deludente esito della tornata elettorale di domenica scorsa, Luigi Di Maio ha annunciato di voler rimettere il suo ruolo di capo politico al voto degli iscritti al Movimento 5 Stelle: “È giusto che siano loro ad esprimersi” – ha affermato il vicepremier – “dato che sono gli unici a cui devo rendere conto del mio operato”. Il leader ha così scritto una lettera aperta, pubblicata sul “blog delle stelle”, in cui annuncia l’apertura di una consultazione per mezzo della ormai consueta piattaforma Rousseau.

Nell’accorato messaggio rivolto ad iscritti ed attivisti, Di Maio afferma di non essersi mai sottratto ai suoi doveri, di non essersi mai nascosto di fronte alle difficoltà e pertanto di non aver paura di affrontare eventuali rivoluzioni politiche: “Se c’è qualcosa da cambiare nel MoVimento, allora lo faremo senz’altro. Io non mi sono mai sottratto ad alcuna responsabilità e in questi anni ci ho sempre messo la faccia”. La conclusione del post scritto dal ministro, però, suona già quasi come un addio, quantomeno alla carica di capo politico: “A differenza di alcuni, ma assieme a tanti di voi, sono sei anni che non mi fermo e credo di aver onorato sempre i miei doveri, rendendone sempre conto a tutti gli iscritti e gli attivisti del MoVimento. Non mi sono mai risparmiato in nessuna campagna elettorale. Ce l’ho messa sempre tutta anche quando nessuno ci credeva. Avevo promesso a tutti di portare il MoVimento al governo da candidato premier e ci siamo riusciti”.

Del resto, negli ultimi due giorni Di Maio è stato incalzato da alcuni esponenti influenti del partito, come Gianluigi Paragone, Roberta Lombardi e Nicola Morra, che hanno a vario titolo espresso perplessità sul suo operato. Il sen. Paragone, ex conduttore televisivo, è a capo di questa mini-fronda che ha chiesto le dimissioni dell’attuale capo politico: “La generosità di Luigi Di Maio, che ha accentrato 3-4 incarichi, per me deve essere rivista” – ha dichiarato il giornalista, che nelle ultime ore ha spinto fortemente per un segno di discontinuità. Dal canto suo, il capogruppo 5 Stelle nella Regione Lazio, Roberta Lombardi, ha sottolineato che “quando c’è una sconfitta gli errori si distribuiscono”, ma ha anche ammonito i vertici, affermando che “le responsabilità si assumono e i cambiamenti si mettono in conto. La responsabilità in capo ad un solo uomo è deleteria per il MoVimento ed è un concetto da Prima Repubblica, usato ed abusato; il modello culturale di riferimento del M5S deve essere invece la partecipazione”. Dal sen. Morra, presidente della Commissione Antimafia, è arrivata invece una nuova proposta: “Vorrei che individuassimo cinque o più componenti del Movimento – eletti o non – scelti con tutti gli attivisti, in grado di elaborare una sintesi della posizione politica di tutti noi: potremmo chiamarli “cavalieri della tavola quadrata” – ha dichiarato Morra, prospettando in sostanza la costituzione di un organo simile al già esistente comitato operativo o direttorio del movimento, incaricato di prendere tutte le decisioni politiche più urgenti.

Nel frattempo, comunque, i webmaster della piattaforma Rousseau si sono già attivati per organizzare il quesito telematico, che avrà luogo nella giornata di domani dalle 10 alle 20 e si baserà su una formula semplice e concisa: “Confermi Luigi Di Maio come capo politico del M5S?”. Le conseguenze di un’eventuale “bocciatura” dell’operato del vicepremier da parte del suo elettorato non sono state però preventivate dalle altre figure di spicco del partito. Il fondatore Beppe Grillo ha già preso a gran voce le difese dell’attuale capo politico, augurandosi che possa proseguire il suo cammino alla guida del Movimento, così come Davide Casaleggio: “Apprezzo sempre le scelte coraggiose e in questo caso ancora di più, perché la decisione di Luigi mostra non solo coraggio, ma anche grande coerenza e rispetto per i nostri principi e valori”. Sostegno a Di Maio è pervenuto anche da Alessandro Di Battista: “miei ex-colleghi, eterni fratelli di mille battaglie, voglio ricordarvi che chi è in difficoltà va sempre sostenuto, dicendogli in faccia cosa non è andato bene ma anche proponendo idee e cambiamenti. State tranquilli, ce la faremo anche questa volta. Basta mantenere la barra dritta”. Più laconico, invece, il commento dell’attuale Presidente della Camera Roberto Fico (uno dei papabili successori), il quale si è limitato a ricordare che in serata si terrà una riunione fra tutti i parlamentari pentastellati e che per il momento solo all’interno di quest’ultima egli ha intenzione di esternare il suo pensiero. Resta a questo punto da attendere la giornata di domani per scoprire il pensiero della maggioranza degli iscritti al Movimento e le sorti politiche del vicepremier Di Maio.


Francesco Gagliardi


Fonte immagine: ilsussidiario.net