Politica
M5S, Di Maio incarica il prof. Della Cananea per studio programmi PD e Lega
ROMA, 12 APRILE – Il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, ha incaricato il professor Giacinto Della Cananea di esaminare i programmi elettorali ufficiali presentati dal Partito Democratico e dalla Lega, al fine di valutare quali siano gli aspetti comuni e quali quelli distintivi, e tra questi ultimi, quali siano le differenze suscettibili di essere superate e quali, invece, siano insuperabili. Il tutto, per avviare un percorso che offra un Governo “stabile e utile al Paese”.[MORE]
Sono PD e Salvini, dunque, gli unici possibili interlocutori per un governo con il MoVimento: al dialogo con Forza Italia, infatti, osta la presenza di Silvio Berlusconi. A ribadirlo sono stati oggi i capigruppo pentastellati Grillo e Toninelli, in risposta all’apertura condizionata di FI ad una alleanza tra centrodestra e M5S. “Forza Italia potrebbe risolvere l’impasse facendosi di lato e consentendo un governo con la Lega” hanno dichiarato.
Nel pomeriggio di oggi, al termine del vertice pomeridiano a Palazzo Grazioli, Mariastella Gelmini aveva spiegato la linea del partito su un possibile accordo di governo: “La trattativa sulla formazione di un nuovo governo potrà iniziare solo a patto che ci sia una formale ed esplicita dichiarazione del MoVimento circa una partecipazione di tutto il centrodestra alle trattative, a partire da FI e Silvio Berlusconi”. Parole poi riprese dalla capogruppo azzurra al Senato, Annamaria Bernini, secondo la quale “la trattativa potrà avvenire solo con l’accettazione della partecipazione del Cavaliere e di Forza Italia”.
E intanto prosegue il secondo giro di consultazioni. Alle 16 30 è stato il turno del Partito Democratico. All’uscita del colloquio con Mattarella, Martina ha dichiarato ai giornalisti di ritenere inaccettabile un rinvio del discorso sulla formazione del governo a dopo le regionali, invitando i vincitori delle elezioni a "smetterla con i balletti e a dire se intendano governare”. Il reggente del PD si è inoltre detto preoccupato per le reazioni di alcune forze politiche agli ultimi avvenimenti in Siria, sottolineando che “se qualcuno intende cambiare il quadro delle alleanze internazionali che l’Italia ha sempre avuto, lo deve dire chiaramente.”
Paolo Fernandes
Foto: nanopress.com