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M5s avverte: 'Se Raggi patteggia via il simbolo'

ROMA, 24 GIUGNO – "Non lo dico io: lo dice il codice etico del M5S. Con la condanna in primo grado o con il patteggiamento saremo costretti a togliere il simbolo alla sindaca Virginia Raggi", queste le parole di Andrea Ciannavei, legale di Beppe Grillo, in riferimento alla questione che coinvolge la sindaca pentastellata Virginia Raggi riguardo alla nomina del fratello del suo ex braccio destro Raffaele Marra, che le potrebbe costare il rinvio a giudizio per falso.[MORE]

"In questo momento non è assolutamente nei nostri pensieri, non ci pensiamo neanche a un'ipotesi del genere, perché non è all'orizzonte", ha rassicurato il legale di Grillo. "Il rinvio a giudizio - spiega - non determina alcunché, il codice etico parla chiaro, è la condanna in primo grado a far scattare altro. A quel punto si toglie il simbolo. Ma è un'ipotesi a cui non vogliamo pensare e non ci sono motivi per pensarci. Sul rinvio a giudizio il codice etico è molto chiaro: può rimanere. Al contrario, per la condanna in primo grado si procede con fermezza".

Sulla possibilità che ci siano eccezioni o strappi alle regole, Ciannavei è netto: "No, il nostro è un meccanismo molto più rigido rispetto a quello degli altri partiti che non si sono dotati di questi accorgimenti". Sul fatto che il codice etico sia stato cambiato lo scorso dicembre subito dopo l'inchiesta sul Campidoglio, il legale di Grillo afferma: "È vero: prima bastava un semplice avviso di garanzia, adesso il nostro regolamento è molto più garantista e prevede la condanna in primo grado. Se anche gli altri partiti seguissero il nostro esempio ci sarebbe un parlamento più pulito".


Maria Azzarello

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