M5S apre (forse) al governo tecnico. Ma arrivano le smentite
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FIRENZE, 05 MARZO 2013- il Movimento 5 Stelle rimane fedele alla linea: nessuna fiducia a un governo politico, con buona pace di Pierluigi Bersani. Tuttavia il movimento guidato da Beppe Grillo sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) disposto a valutare l’ipotesi di un governo guidato da un tecnico che Giorgio Napolitano vorrà incaricare.
E’ quanto emerge dall’assemblea dei parlamentari riunita all’Hotel Universo di Roma con la presenza di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. "Vediamolo prima vediamolo - sono le parole di Vito Crimi, neo capogruppo al Senato per il M5S - non sta a noi individuare il governo. Qualunque scelta che sarà fatta da Napolitano la valuteremo perché qualunque governo deve dire con quale programma proporsi e noi lo valuteremo". L’omologa di Crimi alla Camera dei Deputati, Roberta Lombardi precisa che la migliore soluzione per l’Italia sarebbe "un governo a 5 stelle". Il governo tecnico sembra dunque materializzarsi tant’è vero che si fanno i primi nomi.
Claudio Messora, blogger molto attivo sul sito di Grillo, rompe gli indugi in tal senso : "Il tentativo di Bersani è già morto in partenza - ribadisce Messora alla Zanzara su Radio24 - mentre un altro nome potrebbe essere quello di Rodotà, una persona stimata. Grillo potrebbe appoggiare un governo fatto da persone neutre che non hanno fatto danni in passato".
L’ex comico genovese, colpito da un lutto in famiglia, concede poche parole dalla web tv 'La Cosa' : "Siamo tutti compatti e tutti d'accordo per andare sulla nostra strada". Quindi ha avvertito: "Saremo assaliti, sono assatanati di qualsiasi cosa...non riescono a capire che vogliamo mandare avanti un progetto come quello del reddito di cittadinanza. Qui c'è un'atmosfera bella, con persone competenti e valide". Il leader M5S glissa sui contenuti della riunione "Abbiamo parlato di un sacco di cose" e sottolinea che i capigruppo parlamentari (che resteranno in carica tre mesi) sono stati "eletti per alzata di mano" a maggioranza in presenza di più candidature (cinque per il Senato e dieci per la Camera).
Infine una riflessione sulle possibili defezioni in Parlamento degli eletti M5S. In conferenza stampa Crimi spiega che "non esiste in base alla Costituzione un vincolo di mandato: è una prerogativa per tutelare la libertà dei parlamentari, ma è un fatto che non esista nemmeno una norma per tutelare gli elettori che votano in base a un programma". La critica esplicita all'articolo 67 della Costituzione fatta da Grillo viene rafforzata. Anche da Roberta Lombardi: "Come spesso accade uno strumento che nasce per tutelare la libertà, come è accaduto per i rimborsi elettorali che dovevano garantire la possibilità di fare politica anche a forze minoritarie, poi diventa strumenti perversi".
Gli eletti del Movimento 5 stelle ribadiscono, attraverso i due neo presidenti dei gruppi parlamentari, che saranno anche i portavoce con la stampa, che quando entreranno alla Camera e al Senato prenderanno come stipendio “5mila euro lordi al mese" e troveranno "il modo di restituire ai cittadini la parte eccedente (che non possiamo rifiutare), come abbiamo fatto già in Sicilia, con un fondo per il microcredito dell'impresa”. Un'eventuale integrazione potrà essere concessa solo a fronte di spese, ma “tratterremo esclusivamente quello che spenderemo rendicontandolo, e nella massima sobrietà che da sempre ci contraddistingue”.
Mario Monti intanto, in vista del prossimo Consiglio europeo, ha invitato a palazzo Chigi, separatamente, i leaders politici, Pier Luigi Bersani, Silvio Berlusconi e Beppe Grillo per uno "scambio di opinioni" sui vari temi del summit.
LA SMENTITA- "Preciso che non ho mai parlato di appoggio a un governo tecnico", scrive stamani Vito Crimi sul suo profilo di Facebook. "L'unica soluzione che proponiamo è un governo del Movimento 5 Stelle che attui subito e senza indugio i primi 20 punti del programma e a seguire tutto il resto. Il nostro programma è chiaro ed è stato annunciato in tutte le piazze e in streaming", ha aggiunto il capogruppo M5S al Senato.[MORE]
Davide Scaglione