Cronaca

Lutto nazionale per la tragedia di Lampedusa: negozi chiusi e si continuano a cercare i dispersi

LAMPEDUSA, 04 OTTOBRE 2013 - E'  stato proclamato lutto cittadino a Lampedusa dopo il terribile naufragio di ieri che ha visto morire 111 persone, mentre diverse decine sono ancora disperse in mare.

A richiedere il lutto nazionale con un'ordinanza è stato il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini. Intanto nel pomeriggio nella chiesa dell'Isola sarà celebrata un messa per tutte le vittime del naufragio a cui parteciperà anche il Presidente della Camera Laura Boldrini.

Tutto chiuso a Lampedusa: bar, pasticcerie e catene di negozi hanno abbassato le saracinesche il giorno dopo l'ecatombe, potremo definirla, che ieri mattina ha visto Lampedusa protagonista di una tragedia senza precedenti. In centro solo qualche piccolo negozio è aperto, semplicemente perchè "l'ordinanza è arrivata ieri sera un po' troppo tardi" ci tiene a precisare uno dei titolari.

Intanto dalla nota stampa diffusa dopo il Consiglio dei Ministri si legge: "Il Presidente Enrico Letta, ha proclamato per oggi una giornata di lutto nazionale per l'immane tragedia avvenuta all'alba di ieri mattina quando un barcone di migranti è naufragato a circa mezzo miglio dall'Isola dei Conigli al largo di Lampedusa. Inoltre il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha comunicato di aver disposto che oggi sia osservato un minuto di silenzio nelle scuole di ogni ordine e grado".

Il naufragio accaduto ieri nelle vicinanze dell'isola di Lampedusa è una vera e propria strage, forse la più terribile verificatasi in Sicilia. Stando a quanto detto e raccontato dai superstiti a bordo del barcone su cui poi è scoppiato l'incendio erano presenti 500 persone. Al momento i migranti portati in salvo sono solo 155, quindi ne resterebbero da cercare ancora 345.

Continuano, intanto, le ricerche al largo dell'Isola dei Conigli. Nonostante le condizioni del mare non proprio praticabili, anche questa notte si è continuato a cercare i tantissimi migranti dispersi in fondo al mare.

Al lavoro vi sono gli uomini di capitaneria e i Vigili del Fuoco, a cui si sono aggiunti durante la notte anche carabinieri e i sub della Guardia di Finanza.

Si continua a cercare quindi nelle acque della Sicilia. Al momento i numeri provvisori della strage sono di 111 morti e 155 sopravvissuti.

Emanuele Ambrosio

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