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Lukasz Mrozinski, esce "Mad Pride" l'album d'esordio da solista

MILANO, 24 NOVEMBRE 2014 - (Riceviamo e Pubblichiamo)

Mad Pride segue l'EP “Trust In Love To Be” (2013 I DISCHI DEL MINOLLO/Believe) e rappresenta l'esordio da solista di Lukasz Mrozinski.
Fondatore dei Theorema, del progetto noise aSzEs0, voce e chitarra dei Merçe Vivo, chitarra nella storica noise-band torinese Seminole, nei Toda e nel progetto di sonorizzazione Rebe.
Con il duo d'improvvisazione sonora aSzEs_0 nel 2008 esordisce sui palchi newyorkesi. Nel 2009 apre il concerto presso lo sPAZIO211 dell'ultimo tour di Moltheni. Nel 2013 "Trust In Love To Be" viene presentato dal vivo ad Elblag in Polonia presso il MJAZZGA Club. Nel 2013 compare nella compilation tributo ai Fluxus “Tutto da rifare” (Mag-Music, V4V Records) il brano “Una splendida giornata di luna” di cui viene prodotto il video in collaborazione con Agnese Gemetto e Go_Diva Production.[MORE]

Pocahontas sarà anche un grande film d'animazione, ma non quanto “Mad Pride”. Così come non si può vivere la vita, così non si può fare un romanzo che sia un romanzo, una felicità che sia felice, un disco che sia un disco. Questo disco è un film, anzi è un filmo. Il filmo è basato sulla vita di Mrozinski, ma romanzata. Con Lynch (regista, non cantante), Kubrik e Warhol in testa. Ascoltare questo filmo significa anche respirare l'atmosfera della Ordigno, l'immediata distanza nostalgica del suono che evoca una Factory torinese inesistente, ma innegabile: è lì, sulle tracce. “Lapis Revisited” come Highway 61, “il Dottore” come il patto col Diavolo sull'autostrada stipulato da Robert Johnson; si respira molta America in questo filmo, che è anche un documentario (alla Scorsese? Alla Herzog), come si respira America nella Germania di Herzog.

La produzione è stata affidata a Lorenzo Peyrani di ORDIGNO STUDIO, mentre il master finale è stato eseguito da Marco Milanesio, di OFF Studio. L'album è composto da 12 brani traboccanti, al confine tra quotidiano e psichedelia. MAD PRIDE è l’orgoglio della follia.
L'11 novembre 2014 verrà presentato sul mercato digitale e successivamente il 21 novembre 2014 in tutti i negozi, supportato dalla collaborazione tra le etichette I DISCHI DEL MINOLLO, EDISONBOX e VITTEK RECORDS, dal movimento Torino Mad Pride, dal distributore Audioglobe e dalla partecipazione di numerosi artisti torinesi, tra i quali Matteo Castellano, Stefano Amen, Maurizio Suppo, Martha Helika Mrozinski, Gabriele Maggiorotto, Enrico Supertino, Linda Messerklinger, Eros Giuggia e il pittore visionario Cosimo Cavallo.

Si potrà rappresentare dal vivo questa musica? Non dovete preoccuparvi che ci pensiamo noi a quello. Il filmo sarà teatralizzato senza perdere nulla. Un ultimo pensiero, obbligato, al Richard O'Brien del Rocky Horror. We love you.

“MAD PRIDE è il racconto della ricerca di una direzione, di un percorso di crescita che rifugge le ideologie e la morale comune. Ascoltare le proprie parole, ripercorrere a ritroso le azioni compiute. Una collaborazione nata sullo sfondo di un ricovero psichiatrico e dell’incontro con la realtà del movimento Torino Mad Pride. Il vezzo di miscelare i suoni ai significati.” Lukasz Mrozinski

“Ma ci sono un paio di fatti in più che non è possibile non menzionare. Primo: il lavoro si è collettivizzato, coinvolgendo una rete di utenti della salute mentale che si stanno auto-organizzando a Torino in una rete di attivismo politico di stampo anarco-individualista (per quanto possa sembrare incredibile), il Torino Mad Pride, che ha fornito, attraverso la costola Matti A Cottimo, l'Ordigno Studio e la quasi totalità dei musicisti coinvolti nelle registrazioni; secondo, che il mio personale intervento ha dato una lettura ulteriore a quella già pregna dell'autore. Mi sono trovato di fronte il materiale più intimista che avessi mai affrontato in vita mia. Nello spazio di quella piccola stanza, ho provato a inserire lo spazio SIDERALE, e vedere cosa rimaneva dell'intimismo. Era rimasto imperturbato. Allora ho aumentato le dimensioni di quello spazio, l'ho distorto in tutte le forme del contingente (la savana), cercando di farlo esplodere. Credo che il risultato sia quanto di più unitario e logico, come se questa battaglia avesse fatto da collante.” Lorenzo Peyrani

(Notizia segnalata da Ufficio Stampa Dischi del Minollo)
 

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