Politica
Referendum, Di Maio: "Se vince il no, non chiederemo dimissioni di Renzi"
ROMA - Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera del Movimento 5 Stelle, ospite a In mezz'ora su RaiTre nella giornata del 29 maggio, parla della consultazione di ottobre.[MORE]
Se in quell’occasione dovesse vincere il no al referendum, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà investito di “un ruolo fondamentale”, in quanto dovrà intervenire e indicare “agli italiani con quale legge elettorale si va, perché al Senato c’è l’Italicum mentre alla Camera il consultellum“. Stando a Di Maio, ciò è importante da sottolineare poiché è al Capo dello Stato che spetta “la funzione di garante della Costituzione".
Se dovesse prevalere il no, quindi in caso di ‘sconfitta’ per Matteo Renzi, il pentastellato Di Maio aggiunge: “Non saremo di certo noi a chiedere le dimissioni del premier, come non le chiederemo se, come sembra, il Partito democratico dovesse avere un contraccolpo a queste elezioni amministrative. Le elezioni amministrative come il referendum sono importanti”: le prime “riguardano i Comuni”, il secondo “richiede di entrare nel merito”. In riferimento al referendum, continua, "non consiglio a Renzi di dire: se perdo me ne vado a casa, potrebbe tentare gli italiani".
Poi il vicepresidente della Camera spiega: “A Roma ci saranno assessori a tempo determinato, si dà un progetto a un politico e lui lo porta a termine. Facciamo un Jobs Act per i politici non per i cittadini. Il bello deve ancora venire. Nella prossima settimana spiegheremo ai cittadini romani come intendiamo riorganizzare il Comune di Roma”. Se Virginia Raggi dovesse essere eletta sindaco del Comune di Roma, “gli assessori saranno a tempo determinato”, come garanzia di trasparenza ed efficienza.
“Passeremo da dodici a nove assessorati e saranno a tempo determinato. Saranno assessorati a progetto, dopo aver realizzato il progetto basta, si va via". I membri della giunta M5S saranno presentati in settimana da Virginia Raggi, che “sarà un dream team". "Virginia Raggi sarà aiutata da esponenti istituzionali di tutti i livelli del Movimento 5 Stelle", ha spiegato Di Maio. Ma non si tratterebbe di un direttorio, poiché “gli unici che controlleranno il sindaco di Roma saranno i cittadini romani.
Se i cittadini romani chiederanno di dimettersi, la Raggi si dimetterà". Beppe Grillo rimarrà invece “garante del movimento". Nel corso dell’intervista, Di Maio parla anche del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, sospeso dall’M5s, e sottolinea di non averlo sentito di recente. Poi aggiunge: “In questo momento c’è una procedura in corso e qualunque interferenza potrebbe inficiarla”.
Luna Isabella
(foto da zerozeronews.it)