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È risultato uno scherzo, se così si può definire, l’allarme bomba che oggi, nel giorno in cui anche a Lourdes si festeggia l’Assunzione, ha inquietato migliaia di pellegrini. Le ricerche degli ordigni, iniziate subito dopo la telefonata, fatta al commissariato di polizia del luogo di culto sui Pirenei, che annunciava l’esplosione di quattro bombe sul sito del santuario, sono terminate e il luogo di pellegrinaggio è stato riaperto.[MORE]
L’annuncio della riapertura dei luoghi di culto è stato dato dal prefetto della regione Alti-Pirenei, René Bidal. L’evacuazione dei pellegrini è avvenuta con la massima calma grazie ai messaggi in sei lingue che invitavano i presenti ad allontanarsi dal santuario dalle quattro uscite. “La prima preoccupazione delle unità cinofile – ha dichiarato il sindaco di Lourdes, Jean Pierre Artiganave – è stata di mettere in sicurezza l'area dove sono ospitati i circa 900 malati presenti a Lourdes, dato che alcuni sono bloccati a letto o in sedia a rotelle”.
Non è il primo allarme bomba quello lanciato oggi nel santuario cattolico di Lourdes: il 27 ottobre del 2002 una allerta provocò l'evacuazione della chiesa di San Pio X. Lo ricorda il responsabile dell'Ufficio stampa, Pierre Adias, intervistato da La Depeche. Quanto alla riapertura del santuario, Adias è chiaro: “Non c'é alcun motivo per rimanere chiusi, una volta che verranno date tutte le garanzie di sicurezza”.