Lotta Isis, i soldati iracheni riconquistano Tikrit
Estero Basilicata

Lotta Isis, i soldati iracheni riconquistano Tikrit

mercoledì 11 marzo, 2015

TIKRIT, 11 MARZO 2015- La città irachena di Tikritnord ovest di Baghdad, è stata in gran parte riconquistata dalle truppe governative. [MORE]

L'AVANZATA GOVERNATIVA SU TIKRIT

Città natale di Saddam Hussein, divenuta roccaforte dello Stato Islamico, da oggi, decimo giorno di controffensiva delle milizie governative è stata espugnata mediante un attacco combinato che ha visto la partecipazione di soldati iracheni, sciiti della Mobilitazione Popolare (filo-iraniani) e formazioni tribali sunnite vicine al governo. 

Penetrati dalle località settentrionali di Tikrit, teatro di violenti scontri con i membri del Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi già da dieci giorni, hanno occupato i quartieri della zona nord orientale della città, in particolare riconquistando il Qadisiya dove, presso l'ospedale militare, sarebbe stata issata la bandiera irachena. Gravose difficoltà starebbero invece riscontrando nella parte sud occidentale. Secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali, per gli assalti via terra sarebbero stati fondamentali l'uso di cecchini e mezzi di detonazione.

NESSUN SOSTEGNO AEREO DALLA COALIZIONE INTERNAZIONALE

In merito ai raid aerei della coalizione internazionale guidata dagli Usa, fonti testimoniano che almeno 15, nelle ultime 24 ore, avrebbero colpito diverse postazioni controllate dall'Isis. Interventi che, però, pare non abbiano interessato Tikrit. Dichiarazioni della basa Usa di Tampa affermano di "non aver ricevuto richieste specifiche da Baghdad" ma sembrerebbe che il diniego dell'intervento aereo, o almeno l'assenza partecipativa della coalizione internazionale, sia legato alla presenza delle milizie iraniane comandate dal generale Qassem Suleimani, capo della Forza al Qods. A rafforzare tale ipotesi le frasi del capo degli Stati Maggiori Congiunti, il generale statunitense Martin Dempsey, "il coinvolgimento di milizie iraniane e alleate dell'Iran desta preoccupazione in più Paesi del Medio Oriente, come Libano, Siria, Iraq e Yemen".

IL RALLENTAMENTO DELLE MILIZIE

La città di Tikrit, sotto l'egida dello Stato Islamico da giugno, è tra le roccaforti principali del Califfato, roccaforte la cui conquista, se realmente verrà concretizzata, rappresenterebbe un input fondamentale per l'espugnazione di Mosul, attuale "capitale" dell'esercito nero. Di ieri la notizia della cacciata dell'Isis da Al Alam, estremo nord di Tikrit, e dai sobborghi al Hayakel, al Daiyoum, al Asry e al Sinai. Dal ministro degli affari provinciali di Baghdad, Ahmed Abdullah al Jubori, si è appreso che la coesa avanzata delle truppe irachene e sciite ha permesso un'importante ritirata della controparte. Avanzata, quella dell'esercito governativo, che risulta però osteggiata dalla presenza di mine anti uomo, trappole esplosive e cecchini jihadisti.

"CREPE" ALL'INTERNO DELLO STATO ISLAMICO

Il capo dell'Antiterrorismo italiano, Mario Papa, ha dichiarato che informazioni sembrerebbero attestare la presenza di fratture interne al gruppo terroristico. Le recenti sconfitte, i dissidi con le popolazioni locali, da parte dei foreign fighters, e tra gli stessi combattenti sembrerebbero confermare la nascita di crepe interne allo Stato Islamico, "nel momento in cui si dovesse fermare l'espansione, le popolazioni locali cercherebbero protezioni di tipo diverso" ha affermato Papa.

Fonte foto: nytimes.com

Ilary Tiralongo


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