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ROMA, 19 AGOSTO 2011- Continua imperterrita la lotta della Guardia di Finanza che, come ogni anno, in occasione del periodo estivo ha intensificato la propria azione nelle località balneari. Infatti, come le Fiamme Gialle specificano in una nota: “nel solo periodo giugno-luglio, 2 milioni di “tarocchi” sono stati intercettati e ritirati dal mercato sulle spiagge e nei litorali italiani nel corso di oltre 600 interventi, al termine dei quali 333 soggetti sono stati segnalati alla Magistratura”. [MORE]
Solo ieri è stato effettuato l’ultimo sequestro nel centro storico di Napoli, dove sono stati rinvenuti 4 depositi sequestrando 16.000 prodotti contraffatti: occhiali, borse, accessori per cellulari, giocattoli, abbigliamento (la martina e moncler). In poche parole, tutta merce pronta ad essere smerciata dagli ambulanti nelle zone più frequentate della città.
Invece, alla vigilia di Ferragosto, i finanzieri erano riusciti ad intercettare ed infliggere un duro colpo ad una associazione dedita al traffico di capi di abbigliamento contraffati. Questa operazione ha consentito l’arresto di 9 persone: i basisti nel territorio romano e i loro sodali attivi in Lombardia, Campania, Puglia e Sicilia.
Il fenomeno dell’industria falso rappresenta davvero un male che lede il tessuto socio-economico del nostro territorio. Stando ai dati della Guardia di Finanza, si tratta di un fenomeno che non conosce crisi ma, addirittura, sembra rafforzarsi proprio a causa di essa.
La lotta alla contraffazione, vista la sua complessità, dovrebbe essere contrastata anche al di fuori dei confini nazionali, mediante soluzioni concertate al livello comunitario ed internazionale. Inoltre, agendo contro tale fenomeno, contemporaneamente si vanno a colpire altre forme di illegalità: evasione fiscale e contributiva, sfruttamento del lavoro nero e irregolare, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti, gravi rischi per la salute e la sicurezza dei cittadini nonché, infiltrazioni e ingerenze della criminalità organizzata sia endogena che straniera.
Come viene specificato sempre nella nota, “a partire dal 2003, i Reparti del Corpo hanno complessivamente ritirato dal mercato quasi 760 milioni di merci di ogni tipo contraffatte, non conformi agli standard europei o, addirittura, pericolose, con una media di sequestri che negli ultimi anni si è stabilizzata costantemente sugli oltre 100 milioni di pezzi all’anno. Nei soli primi sette mesi di quest’anno, il numero dei falsi intercettati ammonta a oltre 68 milioni di pezzi, con la denuncia di quasi 6.500 soggetti, 197 dei quali finiti in manette”.
Tra i settori merceologici più colpiti, come sempre, troviamo quello della moda e dei beni di consumo. Questi ultimi, come si legge nella nota, “sono in forte crescita rispetto allo scorso anno e costituiscono circa la metà dei prodotti sequestrati sinora ciò a dimostrazione del fatto che, complice forse anche l’attuale periodo di crisi economica, la piaga della contraffazione non risparmia più nessun tipo di merce”.
Rosy Merola