Andrea Loris: convalidato il fermo della madre
Cronaca Sicilia

Andrea Loris: convalidato il fermo della madre

martedì 9 dicembre, 2014

RAGUSA, 9 DICEMBRE 2014 – Dopo nove, lunghi giorni di indagine, arriva la svolta nel caso dell’omicidio del piccolo Andrea Loris Stival: la madre, Veronica Panarello, è stata arrestata e condotta nel carcere di Piazza Lanza a Catania con l’accusa di omicidio volontario aggravato ed occultamento del cadavere.

Nella notte di ieri sera, quando era stata prelevata dalla sua abitazione e portata nella Questura di Ragusa, la donna avrebbe dichiarato di volersi avvalere della facoltà di non rispondere. Tuttavia, le sei ore di interrogatorio serrato, iniziate nella mattinata e finite nel tardo pomeriggio, lasciano pensare che la donna abbia risposto almeno a qualcuna delle domande poste dagli inquirenti. Nonostante questo, non vi è notizia di alcuna confessione: Veronica Panarello continuerebbe a dichiarare di non avere nulla a che fare con la morte del figlio.

I magistrati, però, sembrano ormai piuttosto sicuri di come si siano svolti i fatti: Loris non sarebbe mai stato lasciato davanti alla scuola elementare Falcone e Borsellino, come mostrano le telecamere che lo riprendono mentre rientra a casa alle 8:32. Il bambino avrebbe poi passato 36 minuti in casa con la madre, tempo del quale, naturalmente, non è possibile sapere nulla. L’analisi minuziosa dei video filmati dalle telecamere stradali, ha poi mostrato una Polo nera procedere a velocità sostenuta in direzione del Vecchio Mulino: si tratta proprio dell’auto di Veronica Panarello la quale, però, aveva da sempre sostenuto di non aver mai percorso quel tratto. Anzi, replicando alle accuse dei Pm che le mostravano il video di lei che si dirige verso la strada che conduce al Vecchio Mulino, la donna aveva affermato di essere passata di lì per gettare la spazzatura. Una dichiarazione che il video analizzato in questi giorni smentisce a pieno. [MORE]

L’ultimo tassello della vicenda riguarda l’arma con cui Loris è stato ucciso. Intorno alle 13:30, un inviato della nota trasmissione televisiva ʻChi l’ha vistoʼ ha notato, e prontamente portato all’attenzione delle autorità, una fascetta bianca da elettricista, parzialmente bruciata e ancora nei pressi del luogo in cui il corpo di Loris è stato ritrovato. Poco dopo, le autorità hanno trovato un’altra fascetta nera, che è stata inviata, insieme all’altra, agli inquirenti per un confronto.

Intanto, non si fanno attendere le reazioni delle persone più strettamente coinvolte nella vicenda. Primo fra tutti, il marito di Veronica, che ha sempre sostenuto con convinzione l’innocenza della donna ma che oggi, dopo il duro interrogatorio, ha dichiarato: “Se è stata lei, mi cade il mondo addosso. Mi deve solo dire il perché. Poi può morire. A questo punto voglio solo indietro mio figlio”.

A essere sollevato è invece il cacciatore che per primo ha trovato il cadavere del bambino: “Non ho mai avuto paura, però qualche motivo di preoccupazione c'era perché non si sa mai quello che può succedere: oggi sono più sereno”. Nonostante questo, l’uomo non si esprime riguardo alla presunta consapevolezza di Veronica Panarello, sostenendo che siano cose che non rientrano nelle sue competenze.

Francesco Villardita, l’avvocato della donna, si appella invece agli abitanti del paese e ai media: “E' stata indagata mediaticamente 10 giorni prima dell'atto formale, mi auguro che ora non la condannerete mediaticamente prima di una sentenza definitiva e di un regolare processo”.

(foto: www.tgcom24.mediaset.it)

Sara Svolacchia
 


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