Lorenzin, sì a tasse sul tabacco:"Sono tasse contro la morte"
Cronaca Lazio

Lorenzin, sì a tasse sul tabacco:"Sono tasse contro la morte"

giovedì 27 aprile, 2017

ROMA, 27 APRILE- “Le tasse sul tabacco sono tasse contro la morte, così come praticato in tutti i Paesi civili del mondo” a dirlo è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in occasione della presentazione del rapporto Aiom “Lo stato dell’oncologia in Italia”. [MORE]


Il ministro ha proseguito:” Per far diminuire i consumi di sigarette si usa qualsiasi arma. Infatti, la battaglia contro il tabacco è la prima battaglia di salute, considerando che sono proprio i più giovani il bersaglio del mercato del tabacco".


È perciò necessario impegnarsi nella lotta al consumo:” è un'arma di prevenzione: oggi ci sono 80 mila morti l'anno a causa del fumo di sigaretta ed il tumore al polmone è in crescita tra le donne proprio a causa del fumo. Dobbiamo fare in modo che le persone abbiano paura di fumare. Perciò non sono contraria alle tasse sul tabacco, che rappresentano uno dei metodi per dissuadere le persone dal fumare", in questo modo "si salverebbero tante vite e si eviterebbero costi enormi per malattie croniche".


È indispensabile fare “i controlli per il rispetto del divieto della vendita di sigarette a minori”, ha proseguito la Lorenzin.


Per il ministro bisogna mettere un freno anche alla disuguaglianza sanitaria nelle regioni:” La disparità di accesso alle cure e alla diagnostica per i tumori tra le varie Regioni non può continuare: non possiamo permettere queste differenziazioni poiché si tratta di una discriminazione nell'accesso alla vita; questi sono diritti e tali differenze devono suscitare indignazione".


“Le reti ed i registri oncologici, così come le breast units per il tumore al seno, non sono realizzati allo stesso modo sul territorio. Ma fare o meno un registro non è un fatto economico, bensì di capacità di programmazione e, spesso, proprio le Regioni più disagiate e con un più alto tasso di tumori non hanno un registro di monitoraggio" ha evidenziato.


Facendo riferimento alla regione Lazio, ha denunciato:” Una Regione con 5 milioni di abitanti che ha solo due Pet che funzionano per mezza giornata, con lunghissime liste di attesa". Secondo il ministro, questo"porta agli intollerabili pellegrinaggi per l'Italia cui tanti pazienti sono costretti solo per poter avere una diagnosi, ma tutto questo è un fatto che attiene unicamente alla programmazione".


Anche se nella battaglia contro il cancro "Si sono registrati dati strepitosi” ha confermato il ministro, tuttavia “andando poi ad osservare le realtà regionali sussistono differenze intollerabili".


"La necessità di una forte alleanza con gli oncologi ma anche con le Regioni per una ottimizzazione dell'accesso a terapie e diagnostica" ha poi terminato.


A conclusione del suo discorso il ministro Lorenzin ha proposto agli incologi di lavorare ad un Libro Bianco dell’oncologia in Italia che “indichi gli obiettivi ma anche le best practice messe in atto e che sia un utile strumento per le Regioni".


“Sarebbe utile fare un Libro Bianco sull'oncologia che chiarisca ed evidenzi ciò che è stato realizzato e ciò che è da fare". Potrebbe rivelarsi uno strumento efficace per migliorare i reparti oncologici italiani, considerando che: "i pazienti di mezza Italia dalla Toscana in su, sono spesso costretti a fuggire per trovare accesso a cure e diagnostica".

(foto da www.palomarnewmedia.it)

Eleonora Ranelli


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Cronaca.