Lontani sono i tempi della Venezia di Bruno Barilli, oggi in mano ai vandali
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VENEZIA, 18 AGOSTO 2014 – Quando lo scrittore Bruno Barilli vide Venezia non poté che descriverla così: “Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. Noli me tangere dice”. [MORE]
Negli ultimi tempi però Venezia di rispetto ne ha goduto gran poco. Il fascino che nei secoli la città lagunare ha portato con sé oggi è messo a dura prova. Scene di degrado quotidiano stanno imbruttendo ciò che difficilmente si pensava di poter imbruttire. Tanti gli eccessi che turisti e non decidono di concedersi in questa bizzarra (e non solo a livello climatico) estate: gli ultimi episodi sono quello che di due ragazzi che urinano dentro un cestino o quello di un turista si lava nel Canal Grande.
Nelle ultime settimane c’è stato il caso di un’auto ritrovata in fondamenta, piuttosto che quello di coppie che non resistono alla tentazione di abbandonarsi al piacere carnale nel bel mezzo della città.
Il sottosegretario ai Beni Culturali e al Turismo Ilaria Borletti Buitoni commenta: “Liquidare proposte per la gestione dei flussi turistici a Venezia come colpi di calura non serve né a Venezia né ai veneziani, né all’immagine del nostro Paese. Da un’analisi dei dati reali si deve partire per un serio e costruttivo confronto che dia a Venezia, in occasione di Expo e per i prossimi anni, gli strumenti per gestire quello che certamente è fonte di sviluppo economico, ma che non deve andare a detrimento del patrimonio identitario e culturale della città”.
Federica Sterza