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Londra, un altro boia dell'Is minaccia la città

LONDRA, 4 GENNAIO 2016 – Che l’Isis abbia un nuovo boia? È questa la domanda che circola in seguito alla diffusione dell’ultimo filmato del califfato, in cui un uomo vestito di nero e con un perfetto accento inglese minaccia Londra chiamando direttamente in causa il primo ministro David Cameron.

Gli esperti stanno ancora cercando di valutare se il video possa essere autentico o meno. Dopo la morte di Jihadi John, questo nuovo militante dell’Is sembra aver preso il suo posto: nel filmato, lungo una decina di minuti, l’uomo giustizia cinque prigionieri di nazionalità non specificata.

Secondo le parole del boia, il premier britannico viene definito uno "schiavo della Casa Bianca", un "leader insignificante che ha sfidato" lo Stato islamico. E aggiunge: “Britannici, sappiate che vi invaderemo. Pensate che il vostro governo si prenderà cura di voi quando sarete nelle nostre mani?". "Perderete questa guerra, come avete perso in Iraq e Afghanistan”.

“Com'è strano che il leader di una piccola isola ci minacci con un pugno di aerei. Pensavamo avessi imparato dalle lezioni del tuo patetico maestro a Washington e dalla sua fallita campagna contro lo Stato islamico” continua il boia nel video. [MORE]

“Invece sembra che tu, così come i tuoi predecessori Blair e Brown, sia solo arrogante e stupido. Perché David, tu sei più che imbecille. Solo un imbecille si permetterebbe di fare la guerra a una terra dove la legge di Allah regna sovrana e dove la gente vive la giustizia e la sicurezza della sharia. Solo un imbecille si permetterebbe di far arrabbiare gente che ama la morte nel modo in cui tu ami la vita”, aggiunge.

I prigionieri, vestiti con le ormai note tute arancioni, confessano, in arabo, di essere delle spie del governo inglese e di aver fornito delle informazioni su Raqqa, la capitale del califfato. Al termine del video un’altra inquietante immagine mostra un bambino – forse britannico – con indosso una tuta mimetica e in testa una fascia nera con lo stemma dell’Is. Il bambino, indicando un luogo alle sue spalle, conclude dicendo “Uccideremo i kuffar (infedeli) da quella parte”.

(foto: ilpost.it)

Sara Svolacchia