Estero
Londra, Belarus Theater in disperata ricerca di libertà
LONDRA, 01 NOVEMBRE - Lukashenko non gli ha mai reso la vita facile, tanto che nel loro paese di origine (la Bielorussia) erano costretti a fare spettacoli in gran segreto. Poi la decisione di emigrare a Londra per poter continuare a vivere della propria arte. Ma adesso non ne possono più e chiedono all’Unione Europea di mostrarsi apertamente contraria alla politica bielorussa. La denuncia: “soltanto il vostro presidente del Consiglio (Berlusconi) è rimasto amico di Lukashenko”. [MORE]
Ai tempi, per poterli vedere sulla scena, lo spettatore interessato doveva essere in contatto con il manager della compagnia e segnalare di volta in volta nome e numero di telefono dove essere poi ricontatto per sapere il luogo d’incontro da cui ci si sarebbe mossi per raggiungere il luogo vero e proprio dello spettacolo. “Complicato ma necessario - racconta l’organizzatrice e fondatrice Natalia Koliada - in Bielorussa essere contro il regime vuol dire essere perseguitati.”
La scelta di rimanere a Londra è direttamente collegabile agli arresti di alcuni colleghi, avvenuti mentre i due artisti fondatori (Natalia Koliada e Nikolai Khalezin) erano in tournee fra USA e Gran Bretagna. Attualmente in cartellone a Torino, dove nell’ambito della rassegna Prospettiva del Teatro Stabile porteranno in scena Being Harold Pinter, saranno ospiti delle Olimpiadi del 2012, invitati appositamente dal Governo Inglese per portare in scena Re Lear.
Cecilia Andrea Bacci