Politica

Lombardia: solo al 128° posto delle aree più competitive. Maroni: «Colpa di Monti»

MILANO, 24 AGOSTO 2013 - «Un passo indietro, frutto soprattutto della politica dissennata messa in atto nell'ultimo anno dal governo dei tecnici di Mario Monti, attraverso una linea basata soltanto sul rigore e sull'aumento della pressione fiscale, che ha penalizzato il Nord e, in particolare, la Lombardia e il suo sistema produttivo», così commenta la classifica delle regioni europee più competitive redatta dalla Commissione Ue il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni.

Una classifica che - nel 2013 - vede sprofondare la Lombardia al 128esimo posto e che mette alla porta l'Italia dalla mappa delle Regioni più competitive d'Europa. Per questo, secondo Maroni: «Ora, per riconquistare competitività, non c'è che una sola strada da seguire: quella della politica che punta alla crescita, una politica che passa dalla riduzione della pressione fiscale, per liberare risorse per investimenti e ricerca. E questo è il messaggio che giro al governo a Roma: abbassi le tasse e ci lasci i nostri soldi e sapremo noi lombardi come ben utilizzarli per ritrovare competitività e crescita».

Rispetto alla pubblicazione dei primi dati - nel 2010 - l'Indice di competitività regionale ha tracciato una mappa che evidenzia una morfologia più policentrica, che tende a rafforzarsi in prossimità delle capitali o aree metropolitane. In particolare, a guidare la suddetta classifica troviamo: Utrecht (Olanda), seguita da "greater London" (Gb); Berkshire-Buckinghamshire-Oxfordshire (GB) e Stoccolma (Svezia). Così, la cosiddetta «blue banana» - ovverosia la dorsale economica che collegava la Londra alla Lombardia, passando per il Benelux e la Baviera – sembra «abbia cambiato forma».

(fonte: Il Sole 24 Ore)

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