Cronaca
Lombardia, predisposta legge anti-videopoker
MILANO, 20 MAGGIO 2013 – Giro di vite della Regione Lombardia riguardo al gioco d’azzardo. «Il fenomeno della ludopatia è più grave in un momento di crisi economica perché è più facile che chi è più fragile si illuda con il gioco di sfidare la fortuna o aggirare la sfortuna», afferma l’assessore regionale Viviana Beccalossi, titolare dell’Urbanistica e del territorio. «Dobbiamo prevenire il fenomeno, lavorando a stretto contatto con la Commissione Sanità e quella Territorio. Entro tre mesi, ma possibilmente anche prima, porteremo in Aula un provvedimento importante», ha dichiarato Angelo Ciocca, consigliere regionale leghista presidente della Commissione attività produttive e occupazione.
Così, nei prossimi giorni – sul tavolo della giunta regionale – si discuterà di un progetto di legge contro la ludopatia. Quest’ultimo, dovrebbe prevedere più poteri per i Comuni, al fine di limitare la diffusione delle slot machine e nuovi obblighi per gli esercenti, come il rispetto delle distanze di sicurezza prefissate, tra sale giochi e luoghi sensibili come scuole, chiese e centri sportivi. Inoltre, a breve gli esercenti e operatori di polizia locale avranno l’obbligo di frequentare un corso di formazione per conoscere i rischi del gioco d’azzardo. [MORE]
In aggiunta, verrà lanciato un numero verde per assistere giovani e anziani, per gli esercenti che decideranno di rinunciare ad ospitare nei loro locali le slot machine, potranno esporre un marchio di responsabilità. La Regione, altresì, approverà un piano sanitario integrato per affrontare la patologia del gioco d’azzardo a partire dalla prevenzione.
A tal riguardo, anche Palazzo Marino sta valutando delle soluzioni per combattere il vizio del gioco collegato alle “macchinette mangia soldi”, dato che – in città - il numero delle vittime della malattia è in aumento: si è passati dai 92 pazienti in cura al Sert nel 2009, ai 265 dell’anno scorso. Per ora, l’Asl a messo a disposizione altri tre centri di ascolto (in zona 1, 3 e 8) gestiti dall’associazione Orthos. Tuttavia, come precisa il Comune di Milano: « L’obiettivo è dotare ogni zona di almeno un centro da qui alle prossime settimane».
Nello specifico, dagli studi fatti emerge che Pavia e Como sono risultate essere le prime due province italiane per spesa pro-capite alle slot machine. Come se non bastasse, sempre Pavia detiene il triste primato nazionale con una media di tremila euro spesi ogni anno per ogni abitante (8,2 euro al giorno), neonati compresi.
Infine, da uno studio pubblicato da Regione Lombardia nel dicembre 2012 si evince che si è abbassata l’eta con cui si comincia a giocare: «il 15 per cento degli undicenni lombardi ha provato almeno una volta. La Lombardia è la prima regione d’Italia per presenza di slot, con 1/5 di tutte le apparecchiature del territorio nazionale».
(fonte: Redattore Sociale, La Repubblica)
Rosy Merola