Politica

Lombardia, dopo la perdita di competitività della locomotiva d'Italia: «L'Expo ci salverà»

MILANO, 25 AGOSTO 2013 – Dopo lo scivolone di 28 posizioni della Lombardia, nell’ambito della classifica stilata dalla Ue sulle regioni più competitive che – a causa di ciò – passa scende alla 128esima posizione, non si sono fatte mancare le polemiche. A cominciare da quella di Roberto Maroni che ha dichiarato: «Colpa delle dissennate scelte del governo Monti». Tuttavia – da tutti gli schieramenti – arriva un coro unanime: la ripresa della competitività passa per Expo 2015.

Per Fabrizio Sala: «Il territorio saprà utilizzare il volano di Expo per ricollocarsi tra le grandi Regioni dell'Ue. Il nostro impegno sarà ancora più forte. Mi auguro che anche il governo nazionale concentri su questo appuntamento la sua attenzione». Sulla stessa lunghezza d’onda, l'assessore comunale allo Sviluppo, Cristina Tajani: «Con Expo la Lombardia, Milano e l'Italia riacquisteranno competitività. Ma è necessario un sostegno concreto da parte del governo, a favore della ripresa e non solo dell'austerità. Expo è un'opportunità da cogliere». A ciò si aggiunge anche Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia: «Bisogna rigenerare la fiducia degli italiani e dei lombardi», mentre Mario Melazzini, assessore regionale alle Attività produttive lancia una road map per la ripresa: «Entro marzo 2014 intendiamo portare in giunta il testo per il rilancio della competitività». [MORE]

Secondo Maurizio Martina, sottosegretario con delega all’Expo: «La classifica sulle regioni più competitive rivela un dato che conoscevamo già: l’Italia negli ultimi anni ha sofferto gli effetti di un combinato micidiale. Da un lato la crisi economica, dall’altro l’incapacità da parte dei governi che si sono succeduti di dare risposte utili», puntualizzando che: «L’operazione Expo non è in pericolo. Anzi, l’evento del 2015 è un vero strumento di rilancio. L’unico di caratura internazionale per provare a riposizionarsi sulla scacchiera europea». Poi, ricollegandosi a quanto sta avvenendo sul piano politico nazionale, con il Pdl e Berlusconi che minacciano la stabilità del governo Letta, Martina si è auspicato che l’esecutivo possa continuare il suo lavoro: «Se dovesse cadere sarebbero davvero guai. Per la riuscita dell’Expo, per la Lombardia e per tutta l’Italia, considerati i provvedimenti che sono in discussione».

Comunque sia, il sottosegretario con delega all’Expo precisa: «L’evento del 2015 non è la panacea di tutti i mali, ma è un’opportunità unica e importantissima. Uno strumento per fare un salto di qualità. L’Expo deve essere usata come un grimaldello, o addirittura come un pretesto, per riposizionarsi dal punto di vista produttivo. E non parlo solo della Lombardia».

Infine, una replica alle polemiche di Maroni arriva dal capo dell’opposizione al Pirellone, Umberto Ambrosoli: «È più facile vedere le pagliuzze degli altri che le travi nei propri occhi: l'asse Pdl-Lega in questi anni si è dedicato, più che alla centralità della Lombardia, alla spartizione del potere». Meglio seguire altre strade: la riforma del lavoro, della pubblica amministrazione, della giustizia. Ambrosoli chiude: «A settembre organizzeremo un confronto sul tema del lavoro».

(fonte: Corriere della Sera; QN)

Rosy Merola