Lombardia alle urne: elezioni per più di mille nuovi sindaci
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Lombardia alle urne: elezioni per più di mille nuovi sindaci

domenica 25 maggio, 2014

MILANO, 25 MAGGIO 2014 - Nella giornata di oggi urne aperte in "metà" Lombardia per l'elezione di più di mille nuovi sindaci. 1.039 Comuni lombardi su 1.531, infatti, sono protagonisti delle elezioni amministrative in corso, per lo più piccoli centri, di cui solo 33 superano i 15.000 abitanti. Tra i capoluoghi, invece, vanno al voto in questa tornata elettorale solo Bergamo, Pavia e Cremona.

Particolare attenzione, quindi, si riversa proprio sui suddetti capoluoghi, nei quali i sindaci del centrodestra puntano ad essere riconfermati. Nelle tre città e nei comuni con più di 15.000 abitanti si ricorrerà al ballottagio nella giornata di domenica 8 giugno, qualora nessuno dei candidati dovesse ottenere la maggioranza dei voti. In ogni caso, i risultati delle votazioni di oggi si conosceranno nel tardo pomeriggio di domani, dopo quelli delle elezioni europee.[MORE]

Nell'hinterland milanese, sono puntati i riflettori in particolare sui Comuni di Paderno Dugnano e Rozzano,  così come Trezzano sul Naviglio e Pioltello,  tutte città in cui le amministrazioni sono state commissariate a seguito di inchieste e arresti. Preoccupazione a Novate Milanese, invece, dove per la prima volta in Italia si è candidato a sindaco un esponente della formazione politica di estrema destra Casapound.

Riguardo il voto di genere, argomento di cui si è molto parlato in vista di queste tornate elettorali, è intervenuta l’assessore regionale alle Pari opportunità Paola Bulbarelli, lanciando un appello ai futuri sindaci, affinchè vengano garantite alle donne le medesime opportunità riservate agli uomini di accedere a cariche elettive e nomine comunali .

«Attualmente - ha dichiarato - su 26.561 amministratori locali solo 5.934, vale a dire il 22.3 per cento, sono donne. Per quanto riguarda i sindaci, solo il 15 per cento è donna, tra gli assessori la percentuale sale al 22,8 per cento. I Comuni sono obbligati a garantire la parità di accesso alle donne e agli uomini alle cariche elettive e alle nomine comunali: la legge c’è, siamo pronti ad azzerare le Giunte che non la rispetteranno».

Valentina Vitali

(Foto: www.resegoneonline.it)


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