Cronaca
L'Odissea di Baia dei Canonici, da anni senza illuminazione
CATANZARO, 23 MARZO 2021- Ore 19 e 20 di un lunedi di marzo anno 2021, ci rechiamo a Baia dei Canonici, splendido posto in cui tutto scorre lentamente e dove é piacevole pernottare durante l'estate. Lí dal 2002 é in costruzione una lottizzazione che avrebbe dovuto concludersi tempo fa. Ancora oggi la zona non ha una illuminazione pubblica, e questo nonostante lí abitino tante famiglie che pagano regolarmente i tributi al Comune di Borgia. Marciapiedi non curati, un sottopasso con un tavolato precario, zero illuminazione se non qualche neon di qualche abitazione privata. Non é il Burundi, ma la Baia dei Canonici, una Contrada di un Comune della Repubblica Italiana. Apprendiamo da qualche residente che da tempo i cittadini e residenti protestano per la mancata accensione delle luci, e un passante ci dice che la zona é al buio da anni e dimenticata da tutti.
Ci dice, lo stesso passante, che alcune famiglie da mesi si sono organizzate per dar battaglia e per ottenere una serie di servizi. Li in zona da pochi mesi si é formato un comitato di quartiere molto attivo sui social e non solo, costituito prevalentemente da famiglie esasperate dallo stato di abbandono. Intorno a noi notiamo vecchi scheletri di cemento ancora da finire, erbacce, 3 simpatici gatti che si inseguono. Un ragazzo ci dice che lui abita qui da piú di 20 anni e che non si recherà mai piú al voto, perché "noi siamo cittadini di Serie B". Ci ringrazia e ci dice "Qui tutto tace da anni, siamo solo dei bancomat da cui prelevano tasse, i servizi non esistono". Poco lontano da noi sentiamo un rumore, ma visto il buio profondo non riusciamo a capire se si tratta di qualcuno o di qualche gatto che si sposta. Non si vede nulla, ma proprio nulla. E non si vede nemmeno la presenza delle istituzioni, a cui ci permettiamo di segnalare che in quelle condizioni i pericoli possono aumentare. Saliamo in macchina, accendiamo le luci, e pensiamo che forse, qui alla Baia, qualcuno prima o poi dovrà affrontare la problematica, perché in fondo la gente, residente da anni, ha tutto il diritto di vivere tranquilla e soprattutto non al buio. Ma forse questo disagio interessa a pochi. Possibile che non esista una soluzione per dare una mano a questa gente? Chi di competenza si metta a un tavolo con i residenti e provi a disegnare una soluzione, perché troppo tempo é passato, e da mesi, in tanti, si chiedono se questa situazione surreale avrà mai un lieto fine.