Lo tsunami spazza via "Hereafter" dalle sale giapponesi
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Lo tsunami spazza via "Hereafter" dalle sale giapponesi

giovedì 17 marzo, 2011

NAPOLI, 17 MARZO - Darebbe drammatica materia di discussione agli estetologi protesi all’indagine del rapporto tra cinema e realtà la vicenda che ha portato al ritiro, da parte della Warner, del film “Hereafter” di Clint Eastwood dalle sale cinematografiche giapponesi dopo il sisma di magnitudo 8.9 che ha colpito il Paese con i tragici strascichi di tsunami e problemi nucleari. Il film, uscito in Giappone il mese scorso in circa 180 copie, si apre infatti con le sequenze computerizzate – ma a detta di chi ha vissuto simili eventi, potentemente realistiche – di un tonante e disastroso maremoto, ispirandosi peraltro a fatti realmente accaduti. [MORE] La pellicola, che narra di tre storie intrecciate nel nodo tematico della morte, muove, per uno dei tre fili narrativi, da alcuni fatti legati allo tsunami asiatico del dicembre 2004, una delle più terribili calamità degli ultimi tempi, con una stima approssimativa di 200.000 morti.

Satoru Otani, delegato della Warner Entertainment Japan Inc., ha commentato la decisione osservando l’inappropriatezza delle immagini a seguito del recente tsunami. Anche la distribuzione dei dvd è stata sospesa.

Il film di Eastwood, che vede protagonista il premio Oscar Matt Demon, era stato candidato agli Academy Awards proprio per gli effetti speciali, realizzati da Michael Owens, Bryan Grill, Stephan Trojanski e Joe Farrell. Della scena “incriminata” era stato infatti immediatamente riconosciuto l’impatto visivo, ma anche la capacità di spiegare, attraverso l’incisività delle immagini in movimento, cosa possa significare un’onda anomala di oltre dieci metri che si abbatte sulle coste di un Paese. In particolare, si osservano i molti annegati, ma anche i decessi dovuti al crollo di edifici, mentre alcune costruzioni prendono fuoco a causa del crollo dei piloni dell’alta tensione, con i cavi che finiscono in acqua e mandano in corto circuito le linee.

Bisogna osservare come nel film la scena avesse perfetta cittadinanza, rifuggendo ogni stucchevolezza. L’evento calamitoso, preceduto con opportuna calibratura ritmica da sequenze statiche, costituisce uno dei punti di svolta nella vita della protagonista femminile Marie Lelay (Cécile De France), giornalista francese che vive un’esperienza di sospensione tra la vita a la morte che ne segnerà l’esistenza.
 

ANTONIO MAIORINO


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