Cronaca

Lo sciopero della fame a staffetta dal Nord approda a Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ) 18 GIUGNO 2015 - Il comitato degli insegnanti calabresi e il comitato Lip (Legge Iniziativa Popolare) di Lamezia Terme si sono radunati in Piazza della Repubblica di Lamezia Terme per dire no al Ddl “ Buona Scuola” e per il suo ritiro perché incostituzionale ed inemendabile, iniziando lo sciopero della fame a staffetta dopo aver ricevuto il testimone dai docenti del comitato nazionale Lip della città di Ferrara, la seconda città d’Italia, dopo Bologna, che sta seguendo questa nuova forma di protesta dopo averne sperimentato tante altre come i flash mob, il boicottaggio studentesco delle prove invalsi, i cortei con gli studenti, gli scioperi del 24 aprile, 5 maggio, 12 maggio e blocco degli scrutini finali. [MORE]

«Lo sciopero della fame, iniziato il 7 giugno a Bologna e dopo 7 giorni a Ferrara, è approdato qui a Lamezia proseguendo ogni giorno, dalle 8.45 alle 20.30, fino a domenica 21 giugno in segno di protesta dei docenti al Ddl 1934, che sta andando comunque avanti in commissione al Senato, alla propaganda falsa e di regime, alla censura televisiva e anche per smentire i fasulli proclami di Renzi e la scarsa attendibilità delle sue decisioni» ha spiegato Daniela Costabile, referente del comitato Lip, istituito recentemente a Lamezia Terme, aggiungendo che «solo chi è dentro la Scuola intuisce il ricatto del Premier». In riferimento alla dichiarazione di Renzi secondo la quale senza Ddl , «non assumono nessuno», Daniela Costabile sostiene che egli « dimentica che non c’è un vuoto legislativo, per cui gli aventi diritto ( 100mila precari) devono essere comunque assunti, in barba alle sue false dichiarazioni, in base alla normativa preesistente e alla sentenza della corte di giustizia europea». Per di più i precari si possono assumere anche con decreto a parte, scorporando le assunzioni dal resto della riforma che è confusionaria, incivile, anticostituzionale e antidemocratica.

La Costabile fa emergere anche un’altra questione di rilievo sull’assunzione dei precari, i quali, «se vengono assunti in base alle leggi vigenti, saranno immessi definitivamente in ruolo con i diritti preesistenti, mentre, se vengono assunti con la riforma, Renzi concederà loro solo un contratto triennale e quindi a tempo determinato». Renzi tergiversa sulla riforma asserendo ( a Porta a Porta) che la riforma della scuola slitta di un anno e che a luglio sentirà il mondo della scuola adducendo, come motivazione, il numero massiccio degli emendamenti ( 3.000) presentati dall’opposizione. Esposto nel gazebo allestito, il Testimone dove saranno raccolti le testimonianze, le riflessioni e i pensieri di chiunque vorrà lasciare il proprio segno. A sostegno dello sciopero il sindacato Gilda e il Collettivo Ri-scossa Studentesca.


Foto: gruppo di docenti in sciopero della fame

Lina Latelli Nucifero