Lite tra fratelli si trasforma in interrogatorio-violenza: il minore legato alla sedia e picchiato
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VERONA, 11 DICEMBRE 2013- Due fratelli si sono letteralmente presi per i capelli per questioni di eredità. La storia giunge da Verona dove, senza l’intervento della Polizia, avvisata da una segnalazione al 113, la discussione tra questi due fratelli sarebbe potuta finire in tragedia.
Ieri verso le 10.05 gli uomini della Questura di Verona hanno ricevuto una segnalazione in merito a violenta lite in corso in un appartamento in corso Porta Palio, zona centro della città scaligera. Giunti sul luogo, gli agenti hanno fermato la furia di M.G., 48 anni, che stava cercando di legare il fratello minore ad una sedia per “interrogarlo”, avendolo già colpito ripetutamente con calci e pugni. Da quanto è stato raccontato, M.G. aveva invitato il fratello per un caffè a casa sua, pur i due non parlando da diverso tempo. I dissapori tra i due erano nati a causa di questioni di eredità. Appena arrivato il fratello minore è stato aggredito e trascinato in una stanza dove M.G. l’avrebbe minacciato e l’avrebbe colpito con un martelletto di ferro alla testa. Pur vedendo che il fratello aveva il viso insanguinato, l’uomo non si sarebbe fermato e avrebbe cercato di legare il fratello ad una sedia con delle fasce di plastica accuratamente preparate per l’occasione. Poiché cercava di divincolarsi e fuggire, M.G. avrebbe colpito il fratello con una mazza di legno. L’arrivo della Polizia è stato provvidenziale.
M.G. è stato arrestato con il reato di lesioni personali aggravate e il fratello, impaurito e in forte stato confusionale, trasportato all’ospedale di Borgo Trento. Nel pomeriggio è giunta la convalida dell’arresto e l’applicazione del divieto di incontro con il fratello. L’udienza il prossimo 7 marzo.
Federica Sterza
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