Politica
L'Italia una democrazia? Nulla di più falso. E' uno stato neofeudale.
CROTONE 13 SETTEMBRE 2011 Come può essere democratico uno stato in cui gli elettori non possono correre ai ripari se gli eletti pensano solo ad aumentarsi gli stipendi? Anche con la precedente legge elettorale le Assemblee non hanno svolto politica per il bene comune ma hanno arricchito il carniere dei loro privilegi (quelle regionali in proporzione hanno superato quelle nazionali) ribaltandone le funzioni di luoghi in cui le intelligenze si preoccupano di curare l’interesse del paese.[MORE]
Dal Sud può partire l’impulso per la riorganizzazione di quella che appare una democrazia ma non lo é, di uno stato i cui rappresentanti traggono beneficio dal sospingere il popolo in povertà sociale, culturale ed economica senza che possa essere sanzionata la loro responsabilità per lo sfascio a cui sopratutto il Sud é sottoposto a causa della loro vampiresca connivenza con i poteri che hanno decretato la minorità di una terra dalle immense potenzialità.
Il Sud ha pagato alla dis-unità d’Italia un prezzo immane con genocidi ed impoverimento, fatti che la civile Europa tarda a conoscere perché celati per 150 anni da tutti i governi e storiografi che, tenendo nascoste verità spaventose hanno favorito quei poteri che hanno realizzato e consolidato la colonizzazione del Sud. Una mole di studi basati su dati statistici, come quelli recentemente pubblicati dalla Banca d’Italia stanno contribuendo a farci conoscere la reale versione della storia. Proprio le sofferenze a cui il Sud è stato sottoposto potrebbero costituire l’input reattivo della riforma statale per gli accesissimi dibattiti che si svolgono su facebook.
Gli interrogativi sulle cause dell’impoverimento di uno Stato antichissimo, esteso e florido prima dell’Unità, il Regno delle Due Sicilie, assieme alla ricerca delle soluzioni per venirne fuori potrebbero accendere l’interesse della nazione a realizzare la vera democrazia che concretizzerebbe una crescita armonica di tutto il paese.
Se il dentista non vi soddisfa, se l’ avvocato non appaga le vostre plausibili aspettative nel difendere i vostri interessi, se l'idraulico anziché fare un buon lavoro vi ha rovinato rubinetti e piastrelle, in tutti questi casi Voi come vi comportereste, continuereste a servirvi di queste persone o vi rivolgereste ad altri? Se i nostri vampiri politici altro non tutelano che i propri di interessi, noi poveri amministrati perchè dobbiamo essere costretti a tenerci questi furfanti, che siano consiglieri di un paesino o assessori o parlamentari? Per non dire dei dirigenti piazzati dai politicanti nei carrozzoni clientelari.
Affinché l'Italia sia una democrazia, e non un simulacro quale essa ora è, il popolo:
- deve poter legiferare attraverso i referendum deliberativo, propositivo e legislativo.
- deve poter revocare i propri rappresentanti ed amministratori che non ottemperino al mandato affidatogli dagli elettori.
Vi ricordo che in Italia abbiamo il solo referendum abrogativo, non ci è consentito incidere in nessun modo sulle scelte migliori che potrebbero far uscire il paese dalla palude. Le vere democrazie adottano tutti questi istituti e le loro capacità di reazione alle intemperie economiche e politiche sono più veloci ed efficaci. Senza considerare che i provvedimenti di ordine economico, comprese le retribuzioni di politici ed amministratori sono sottoposti a referendum! Nel ragionare su come il Sud possa uscire dalla cappa di oppressione bisogna considerare tutte le azioni e strumenti possibili, ma questi istituti sono imprescindibili. La nostra libertà non può essere limitata a trenta secondi nella cabina elettorale, dopodiché muore con il silenzio dei colpevoli, gli ascari che fanno della povertà dei sudditi la loro ricchezza. Questa forma di stato la chiamereste democrazia o neofeudalesimo?
I fiori innaffiati col sangue di un milione di guerriglieri chiamati Briganti daranno frutti inaspettatamente generosi e portatori di rinnovate ricchezze. (Natale Cuzzola)
Discussioni sul seguente link: PROPOSTE DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE: L'ITALIA NON SARA' UNA VERA DEMOCRAZIA SENZA QUESTI ISTITUTI