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L'Italia rinuncia ad ospitare anche i Mondiali di rugby del 2023
ROMA, 28 SETTEMBRE – Dopo la rinuncia di Roma alla candidatura ai Giochi Olimpici 2024, l'Italia si ritira anche dalla corsa per organizzare il Mondiale di rugby del 2023. A dirlo è la Fir, che parla di una decisione presa «a seguito delle consultazioni degli ultimi giorni con la presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Coni». Il presidente Federugby, Alfredo Gavazzi, ha spiegato: «Ce la saremmo giocata - alla fine - con l'Irlanda dopo aver superato la concorrenza di Francia e Sud Africa. Invece l'Italia non parteciperà più alla gara per ospitare i mondiali di rugby nel 2023. [MORE]
Entro il 30 settembre non arriverà l'indispensabile patrocinio del Governo che la Federugby doveva allegare al dossier e così è giunto l'annuncio della rinuncia, effetto a catena del "no" del comune di Roma alla candidatura alle Olimpiadi 2024. L'Italia si ritira dalla corsa per organizzare i mondiali. La Fir parla di decisione presa «a seguito delle consultazioni degli ultimi giorni con la presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Coni». «Da sempre strettamente collegata a quella di Roma 2024, la candidatura alla Rugby World Cup 2023 non ha più le condizioni per proseguire».
«Rimaniamo convinti – ha proseguito Gavazzi- delle grandi potenzialità della candidatura italiana, che avrebbero portato indubbi benefici e necessarie migliorie negli stadi italiani e siamo consapevoli di perdere una fantastica opportunità per radicare ancor più i nostri valori ed il nostro sport nel tessuto sociale italiano, ma dobbiamo prendere atto di come ad oggi non vi siano le basi per continuare questo percorso». «Voglio ringraziare il Presidente del Coni Malagò per aver sostenuto la nostra candidatura sin dai suoi primissimi passi - ha concluso il presidente Fir - sappiamo che condivide la nostra delusione per un'opportunità perduta. Ringrazio anche i dieci Comuni che avevano manifestato il proprio interesse ad ospitare gli incontri della Rugby World Cup nei propri stadi».
La proposta di ospitare in Italia la Coppa del Mondo di rugby era stata lanciata nel dicembre 2014 e, nel giugno scorso, la Fir aveva ulteriormente confermato la propria candidatura, ultimo step in vista dell’assegnazione, in programma nel maggio prossimo. Ad agosto la Fir aveva inoltre comunicato i 12 stadi per il Mondiale 2023: Olimpico e Flaminio di Roma, Meazza di Milano, Olimpico di Torino, Ferraris di Genova, Franchi di Firenze, Dall’Ara di Bologna, Friuli di Udine, Euganeo di Padova, San Paolo di Napoli, San Nicola di Bari e Barbera di Palermo.
Oggi, la notizia della rinuncia, che era nell’aria già questa mattina, quando durante la presentazione del campionato di Eccellenza, Gavazzi aveva fatto capire che la candidatura era fortemente in bilico, dichiarando: «Il no a Roma 2024 potrebbe coinvolgere anche la candidatura dell’Italia ad ospitare i Mondiali di rugby del 2023. Il fatto che noi avessimo scelto gli stessi stadi del torneo di calcio dei Giochi di Roma può essere una problematica».
Ora rimangono in ballo Francia, Irlanda e Sudafrica.
[foto: ilmessaggero.it]
Antonella Sica