Politica

Liguria, "inchiesta spese pazze": confermati arresti domiciliari per Nicolò Scialfa

GENOVA, 16 APRILE 2014 - Sono stati confermati gli arresti domiciliari per Nicolò Scialfa, ex capogruppo dell’Idv finito in manette lo scorso gennaio in seguito all’inchiesta “spese pazze”, che portò in superficie il cattivo operato nel consiglio regionale della Liguria.

A confermarne l’arresto ai domiciliari è stata la Cassazione. Nicolò Scialfa risulta indagato dalla procura di Genova con le accuse di falso e peculato con riferimento all’inchiesta “spese pazze”. Stando a quanto dichiarato dagli atti dell’accusa Scialfa avrebbe utilizzato i soldi provenenti dalla Regione Liguria a titolo di rimborso spese per il partito di Di Pietro per offrire cene, fare viaggi, comprare vino, camicie, oggetti tecnologici e perfino delle penne della Mont Blanc.

Accuse pesanti che spinsero Sciafla a presentare le dimissioni da vicepresidente lo scorso 31 Gennaio 2013.[MORE]

In realtà Scialfa non è il solo ad essere indagato per falso e peculato.

A fargli compagnia ci sono quattro ex consiglieri regionali del partito e due funzionari: Maruska Piredda, all’epoca vicepresidente della giunta, Marylin Fusco, il consigliere Stefano Quaini e il tesoriere Giorgio De Lucchi.

Emanuele Ambrosio

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