Cultura e Spettacolo

Ligabue, re per una notte allo Stadio Arechi di Salerno

SALERNO, 25 LUGLIO 2014 - E’ stato un successo il concerto di Ligabue allo Stadio Arechi di Salerno, dove è stato incoronato “re per una notte”. Dopo i trionfi allo Stadio Olimpico di Roma e allo Stadio San Siro di Milano, solo per citarne due, il “Mondovisione Tour - Stadi 2014” è arrivato nello Stadio Arechi di Salerno per l’unica tappa campana di questa tranche estiva di concerti.

Con alcuni minuti di ritardo sulla tabella di marcia, del resto bisogna sempre farsi attendere, Ligabue da inizio al suo spettacolare rock show. Sul palcoscenico arriva prima la band, mentre sui maxi schermi si accedono due fiammiferi. Ha inizio così lo show con “Il muro del suono”, nuovo singolo estratto dal multi platino “Mondovisione”, che viene accolto tra i boati del pubblico dello Stadio Arechi gremito all’inverosimile. Ci si rende subito conto della magia che lega Ligabue al suo pubblico; un pubblico variegato: ci sono coppie, bambini, adulti, ragazzi e ragazze. La musica di Luciano è trasversale, ha accompagnato ed accompagna tutt’oggi diverse generazioni riunitesi allo Stadio Arechi di Salerno per condividere una serata unica, che non dimenticheranno facilmente.

Dopo “Happy Hour” il cantante saluta il pubblico ricordando che è la sua quarta volta all’interno dello Stadio Arechi. Questa sera però il concerto ha un valore differente rispetto ai precedenti: “coincide con la fine della tranche di un tour” dice, invitando tutti a far casino per concludere nel migliore dei modi questa prima parte. Prima di continuare con il concerto ringrazia il pubblico per aver risposto con lo stesso entusiasmo di sempre e per esserci.[MORE]

Ligabue, Emozioni e brividi allo Stadio Arechi di Salerno

Si respira un’aria unica all’interno dello stadio salernitano e l’emozione fa capolinea quando partono le note di “Ho messo via”. Ballata di grande impatto è da sempre uno dei brani più amati e richiesti del rocker di Correggio. Brividi ed emozioni a fior di pelle, mentre sul maxi schermo la telecamera riprende gli occhi lucidi di alcuni fan sotto al palco. Tutto lo stadio è in piedi e l’emozione si fa sentire anche nella voce del suo autore.

“Perdiamo il senso di ciò che ci sta a cuore, scrivo concetti basici per ricordarli a me, ma anche a voi” dice Ligabue, prima di lanciare “L’Amore Conta” e “Nati per Vivere”.

Sulla mia Strada”, invece, viene proposta in una versione lenta, quasi unplugged nella prima parte. I non fan stentano a riconoscerla, per poi ricredersi quando attacca la seconda parte : rock ed energia allo stato puro! Lo Stadio Arechi è letteralmente ai suoi piedi.

Non poteva mancare poi la straordinaria “Il giorno di dolore che uno ha”, tra i momenti più emozionanti della serata. Ognuno di noi ha vissuto il “suo giorno di dolore”, tutti siamo protagonisti di questo brano che è un invito ad andare avanti, a non consentire allo sconforto di avere la meglio sulla vita. Ligabue la interpreta con tutto il suo cuore, mentre dal pubblico viene inquadrata una ragazza in lacrime.

Qual è il senso della vita? Da dove veniamo? Dove andiamo? Chi siamo? Sono queste le domande che si pone Ligabue, a cui risponde con il brano “Siamo chi siamo” tra le urla persistenti del pubblico, che lo hanno accompagnato per tutta la durata del concerto. Per cantante “Non ha tempo per noi” percorre la lunga passerella per avvicinarsi più che può ai suoi fan, che lo abbracciano più forte che possono.

Durante il concerto fa irruzione il mitico Mario del Bar Mario, che invita il pubblico dello Stadio ad urlare più forte possibile. Un invito accolto alla grande, visto che l’urlo fa letteralmente tremare lo Stadio Arechi. Un urlo che si fa sentire ancora più forte quando Ligabue canta “Urlando contro il cielo”. Dalle urla alla tenerazza di "Per Sempre", brano dedicato al padre, accompagnato da immagini inedite che ritraggono Ligabue con la sua famiglia. In una notte dove tutto sembra possibile, ecco che improvvisamente nevica all’interno dello Stadio Arechi. Un momento davvero suggestivo sulle note de “La neve se ne frega”.

Per il momento karaoke spetta al pubblico indovinare dagli accordi iniziali il brano da cantare. Sfida vinta per i fan del cantante, che a squarciagola cantano da soli “Un colpo all’anima”, “Tutti vogliono viaggiare in prima” e la recente “Tu Sei Lei”, singolo di successo estratto da "Mondovisione".

Il concerto si avvia verso la conclusione con la splendida “Piccola stella senza cielo”, “Il sale della terra” canzone - denuncia di una società troppo interessata al potere e ai soldi. Il messaggio arriva non solo attraverso le parole del brano, ma anche con tanto di dati proiettati  sui maxi schermi.

Oramai è calata la notte, il buio circonda lo stadio Arechi e le stelle brillano in cielo. Una cornice perfetta per cantare “Certe notti”, brano manifesto della carriera di Ligabue, che emoziona ogni volta come se fosse la prima volta.

"Ho visto sui maxi schermi le lacrime che qualcuno di voi non è riuscito a trattenere stasera, ma ho visto anche la gioia e credetemi è arrivata tutta quanta" dice Ligabue prima di salutare lo Stadio Arechi così: "Salerno sei stata meravigliosa questa sera, ed anche questa sera abbiamo fatto quello che dovevamo fare con la scusa del rock n roll". L'ultimo brano della scaletta, infatti, è proprio "Con la scusa del rock 'n' roll", epilogo perfetto di una notte magica ed unica, che il pubblico di Salerno e Ligabue portereanno nel cuore.

Emanuele Ambrosio

Foto Emanuele Ambrosio