Cronaca

Lifeline salva 400 naufraghi al largo della Libia

ROMA, 21 GIUGNO – All’alba di oggi la nave della Ong Lifeline ha salvato la vita di circa 400 naufraghi al largo delle coste libiche in acque SAR (search and rescue), con la collaborazione della guardia costiera di Tripoli che ha coordinato le operazioni di salvataggio. I migranti, che viaggiavano su un barcone, sono stati recuperati a cominciare dalle 2 di questa notte. Durante le operazioni, la Lifeline ha chiesto l’aiuto della Guardia Costiera italiana affinché invii dei mercantili in soccorso. [MORE]

Durissima la replica del ministro dell’Interno Salvini e del ministro delle Infrastrutture Toninelli. Il primo ha affermato “Le regole se ci sono vanno rispettate. Avete fatto un atto di forza non ascoltando la Guardia costiera italiana e libica? Bene, questo carico di esseri umani che non so che guadagno comporti per voi ve lo portate in Olanda, penso siano disponibilissimi ad assecondare la vostra generosità”. Esprimendo un dubbio nei confronti della natura del salvataggio, Salvini ha aggiunto “questa nave di pseudovolontari batte bandiera olandese. Abbiamo scritto all'ambasciatore olandese, in ogni caso questa nave l'Italia la vede solo in cartolina, le regole se ci sono vanno rispettate, non si mettono a rischio le vite umane”, pur trascurando il fatto che Lifeline è un’organizzazione non governativa.

Una simile replica è stata data dal ministro Toninelli: “È notizia di queste ore che la nave Ong Lifeline sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale. Hanno imbarcato circa 250 naufraghi senza avere i mezzi tecnici per poter garantire l'incolumità degli stessi naufraghi e dell'equipaggio. Non stanno collaborando con la guardia costiera libica che, dalle prime informazioni acquisite, stava intervenendo per salvare i migranti e riportarli su suolo libico. Operazione di sua stretta competenza, trattandosi di eventi accaduti in mare libico. Non abbiamo nulla contro le Ong ma siamo e continuiamo ad essere per il rispetto della legalità. Soprattutto quando si parla di vite umane”.

Nel mentre il ministro delle Infrastrutture ha chiesto alla Guardia Costiera di far partire un’indagine per per “verificare l’effettiva corrispondenza tra il vessillo battuto dalla nave e l’appartenenza a quella stessa nazionalità”.

[Foto: Il Fatto Quotidiano]


Velia Alvich