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Libia spaccata a metà: manifestazioni in piazza a favore del regime di Muammar Gheddafi

Tripoli- 17 FEBBRAIO 2011- Questa sarà una giornata storica per la Libia, che si trova spaccata i due. Mentre gli oppositori del regime di Muammar Gheddafi hanno lanciato un appello a manifestare in tutta la Libia nella "giornata della collera", non mancano gli elementi di dissuasione messi in campo dal governo stesso. I duri scontri ed il numero sempre crescente delle vittime, si parla attualmente di quattordici morti, fanno presagire un durissimo confronto, nonché il rischio di una repressione senza precedenti da parte delle forze dell’ordine. [MORE]In un Paese dove mai si è palesato il malcontento popolare, la reazione e l’intervento delle forze di sicurezza si sono fatti sentire soprattutto nell'est del Paese e a Beida dove ci sarebbero stati tra i 9 ed i 13 morti fra i manifestanti.
Nonostante l’alquanto discutibile intervento delle forze dell'ordine, che avrebbero messo in campo anche gli elicotteri, ed avrebbero iniziato a far fuoco sulla folla, la televisione libica continua a trasmettere solo immagini di manifestazioni di supporto a Gheddafi e la stampa, anche la più riformista, continua a tacere circa gli scontri di ieri a Bengasi. Piuttosto, è stato ricordato il quinto anniversario, che cade oggi, dell'attacco al consolato italiano di Bengasi nel 2006 da parte di un gruppo di libici per protestare contro le dichiarazioni del ministro Roberto Calderoli, giudicate offensive per i musulmani. Gheddafi, per sottolineare il fatto, ha ricevuto nei giorni scorsi le famiglie delle vittime che ha definito "martiri". Un altro elemento di dissuasione è costituito dai sostenitori del regime organizzati dai Comitati rivoluzionari, spina dorsale del sostegno al leader libico. Ieri, dalle prime ore del mattino fino a tarda notte, in diverse città della Libia, da Tripoli a Bengasi, passando per Sirte e Sebha, si sono svolte delle grandi manifestazioni popolari di giovani, donne e bambini che sventolavano drappi verdi, immagini del leader e gridavano slogan di supporto a Gheddafi e al sistema basato sul potere alle masse, dichiarandolo come una "scelta storica e strategica non rimpiazzabile".
E ieri la giornata del colonnello Muammar Gheddafi si è conclusa in un gran bagno di folla al momento del'inaugurazione del nuovo sport club della squadra di calcio libica Al Ahli, dove più di 15.000 tifosi hanno gridato a una sola voce il loro supporto al colonnello.