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Libia: ribelli in marcia verso la vittoria. Gheddafi in fuga

SIRTE, 31 AGOSTO – Prosegue l’avanzata dei ribelli, supportati dalla Nato, verso la probabile conclusione della guerra. Dopo i rallentamenti degli ultimi giorni, subìti a causa dei numerosi cecchini nascosti nella capitale, Tripoli è ormai caduta nelle loro mani.[MORE]

Nonostante il conflitto sia ormai prossimo alla fine, le atrocità perpetrate sul campo non accennano a diminuire: secondo l’Onu, gli irriducibili di Gheddafi avrebbero eseguito nelle ultime settimane diverse esecuzioni sommarie ed utilizzato civili come scudi umani, in particolare nella città di Misurata.

Nel frattempo Muhammar Gheddafi continua ad essere un’ombra sfuggente ed inafferrabile: notizie molto vaghe lo danno ormai in fuga, in ritirata. Forse il generale ha già abbandonato il Paese. Sono invece confermate le morti del figlio Khamis e del capo dei servizi segreti libici Abdullah al-Senussi, probabilmente uccisi nel corso dell’arretramento a sud verso il deserto. Alcuni familiari del Rais hanno comunque attraversato il confine. Lo ha annunciato oggi il portavoce degli Affari esteri algerino Amar Belani: la moglie e tre figli sarebbero stati accolti per “motivi strettamente umanitari”. Lo stato di gravidanza avanzato della donna avrebbe convinto l’Algeria ad accogliere i fuggiaschi: immediate le proteste dei ribelli che hanno richiesto il rimpatrio degli “esuli”. 

Il regime è forse vicino alla sconfitta definitiva? Il Consiglio Nazionale Transitorio (Cnt) preme proprio in questa direzione: gli “irriducibili di Gheddafi”, alcuni si sarebbero barricati anche nella città di Sirte, hanno tempo sino al prossimo sabato per accettare la resa incondizionata dei ribelli.

Gianluca Francesco Pisutu - Redazione Emilia Romagna