Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 6 SETTEMBRE 2011 – Gli insorti libici potranno entrare a Bani Walid, città natale del Colonnello Gheddafi e una delle ultime roccaforti libiche ancora controllate dai lealisti, senza combattere. L'accordo è stato annunciato stamani dalla tv Al Jazira secondo cui l'ingresso pacifico dei ribelli a Bani Walid avverrà oggi.[MORE]
“I negoziati con i soldati pro-Gheddafi sono finiti - ha riferito Abdallah Kenchil, il capo negoziatore dei ribelli - ma non con la popolazione, che si è unita alla rivoluzione. Le discussioni continuano con i capi della tribù. Abbiamo bisogno del loro aiuto per convincere gli uomini fedeli a Gheddafi ad arrendersi”.
Bani Walid è una roccaforte della tribù Warfalla, di circa un milione di persone, rimasta fedele a Muammar Gheddafi fino alla fine.
La città, che si trova a 150 chilometri a sud di Tripoli, aveva inizialmente rifiutato la resa. L'accordo si è raggiunto poi in piena notte, dopo che anche gli uomini più vicini al raìs avevano abbandonato la città.
Secondo gli insorti una parte della popolazione sarebbe ostaggio dei lealisti: molti soldati si sarebbero rifugiati tra le famiglie per usarle come scudi umani, “ma noi – dicono i ribelli – non vogliamo uccidere civili in un attacco”.
Intanto un convoglio di veicoli civili e militari provenienti dalla Libia ha attraversato ieri sera Agadez, una città a nord del Niger. Lo ha affermato una fonte militare. Secondo voci insistenti del convoglio farebbe parte anche il colonnello Gheddafi o i suoi figli. “È stato visto un convoglio insolito e imponente di molte decine di veicoli entrare ad Agadez proveniente da Arlit, una città mineraria vicina alla frontiera algerina, e dirigersi verso Niamey”, ha riferito questa fonte.