Libia: ribelli a Sirte; Aisha Gheddafi: "mio padre sta bene e combatte"
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TRIPOLI, 26 SETTEMBRE 2011 – Dopo giorni di combattimenti, gli insorti del Cnt sono riusciti a penetrare a Sirte ed ora si troverebbero a soli 2 km dal centro della città. Mentre gli scontri continuano, il portavoce del Cnt, Mahmoud Jibril, ha dichiarato, durante una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che “le truppe di Gheddafi continuano ad uccidere civili ed innocenti in diverse regioni del Paese”.[MORE]
Gheddafi è ancora un pericolo. D’altronde solo pochi giorni fa, precisamente il 24 settembre, la figlia del Colonnello, Aisha Gheddafi, aveva assicurato che il padre stesse bene e che guidasse la resistenza. Inoltre, la ragazza ha dichiarato, per mezzo di un messaggio audio registrato alla tv Al Rai: “state tranquilli, il vostro grande leader sta bene, ha le armi in pugno e combatte”. Aisha ha poi esortato la popolazione a ribellarsi e di non fidarsi di coloro che vengono definiti “traditori” sostenendo che chi ha già tradito una volta potrebbe tradire nuovamente. Ma proprio la veemenza di tali esclamazioni contraddice la precedente tranquillità relativa al padre, forte, sicuro e combattivo. Certo, contraddittorio è ormai tutto. Da una parte i ribelli esultano per grandi parti di territorio già conquistate, dall’altra i portavoce del Rais tranquillizzano i lealisti e, nel frattempo, la Nato bombarda.
Per ora il Consiglio nazionale transitorio ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell’Onu “lo scongelamento totale dei fondi ed asset libici”. Jibril ha sottolineato la necessità dei fondi per garantire i servizi di base nonché per ricostruire la infrastrutture e le linee elettriche ed ha poi spiegato: “ringraziamo la comunità internazionale per il suo intervento, fondamentale per proteggere i civili inermi dalla costante violazione dei diritti umani. Ora le condizioni in Libia sono cambiate ed è necessario che la Libia torni in possesso dei propri asset”.
Il sottosegretario agli affari politici del Consiglio di sicurezza, Lynn Pascoe, ha annunciato che questa settimana arriveranno a Tripoli un gruppo di esperti elettorali che affiancheranno i membri del Cnt nel processo di trasformazione e democratizzazione.
Gheddafi, però, continuerà a rimanere una minaccia fino a quando non sarà catturato.
Filomena Maria Fittipaldi