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TRIPOLI, 1 NOVEMBRE 2011 – Si chiama Abdul Raheem al-Keeb il nuovo Primo ministro dell'esecutivo libico. Lo ha eletto ieri il Cnt al primo turno tra una schiera di 5 candidati. Dopo aver ottenuto il consenso di 26 votanti sui 51 complessivi, Keeb è stato nominato capo del governo con mandato provvisorio. [MORE]
Di professione imprenditore e ingegnere elettronico, il 60nne tripolitano svolgeva l'incarico di vice presidente della commissione suprema per la sicurezza. Noto esponente del mondo accademico e grosso finanziatore delle operazioni di caccia a Gheddafi, ora l'uomo sfila il testimone dalle mani di Mahmud Jibril, che lascia la guida del Cnt come aveva dichiarato subito dopo la caduta del dittatore.
"Ci impegnamo a costruire una nazione che rispetti i diritti umani e che non accetti violazioni. Ma abbiamo bisogno di tempo", ha detto il nuovo leader libico in una conferenza stampa di ieri sera. "Rendiamo omaggio e ricordiamo i rivoluzionari che non dimenticheremo mai. Non dimenticheremo le loro famiglie", ha aggiunto Keeb. "Dico loro che il Cnt non li ha dimenticati e non lo farà e neppure il governo entrante lo farà".
Un incarico non facile quello affidato dai membri del Cnt al loro nuovo Primo ministro, che ora si trova di fronte all'obiettivo di proseguire l'opera di ricostruzione di un paese dilaniato dalle numerose minoranze regionali sviluppatesi durante i 42 anni di dittatura Gheddafi. Oltre a impegnarsi sul fronte della lotta al feroce clima ereditato dalla guerra civile, ora l'inesperto uomo politico dovrà infatti trovare il modo per ricongiungere le varie sacche di popolazione nate dalla resistenza all'ex rais libico e riportare la centralità del potere amministrativo nelle mani del Cnt.
E mentre la notizia della nomina del nuovo Primo ministro libico fa il giro del mondo, l'esecutivo del Cnt è già al lavoro sul piano per condurre il paese verso una diversa e più autentica forma di Democrazia. Keeb ha reso noto infatti che entro otto mesi al massimo si svolgeranno le prime elezioni per un'assemblea nazionale che sarà impegnata per un anno sulla stesura di una nuova Costituzione in vista delle elezioni parlamentari.
Frasi di incoraggiamento provengono intanto dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che stamane ha inviato una lettera al neo Primo ministro libico in cui si legge:
"Apprendo la notizia della Sua nomina a Primo Ministro del Consiglio Nazionale Transitorio libico. L'Italia, nel solco della profonda amicizia che la lega al popolo libico, è pronta ad offrire tutto il sostegno che il Suo Governo riterrà necessario nel percorso verso la costruzione della nuova Libia libera e democratica. Le formulo i migliori auguri di buon lavoro".
Riccardo Marcucci
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