Libia: falliscono i negoziati tra Cnt e lealisti, tensioni nella famiglia Gheddafi
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TRIPOLI, 05 SETTEMBRE 2011- I negoziati tra i responsabili del Consiglio nazionale di transizione libico e i capi tribali per ottenere la resa senza spargimenti di sangue di Bani Walid, ultima roccaforte di Muammar Gheddafi, sono falliti. E il mancato accordo ha aumentato i contrasti all'interno della stessa famiglia del colonnello. Saadi Gheddafi, che ha affermato di trovarsi "appena fuori Bani Walid", ha imputato al fratello Saif al Islam il fallimento delle trattative. Il discorso sconsiderato pronunciato pochi giorni fa da Saif ha compromesso ogni speranza di dialogo, ha dichiarato Saadi alla Cnn. [MORE]
Il capo dei negoziatori Abdallah Kenshil ha spiegato che all'inizio delle trattative, la sua squadra ha rifiutato di negoziare direttamente con i lealisti, successivamente ha accettato di avviare colloqui solo con coloro che non avevano commesso crimini. Tuttavia "i lealisti si volevano presentare con le armi, e noi abbiamo rifiutato", ha aggiunto che, successivamete, gli irriducibili del Raìs "hanno chiesto agli insorti di entrare a Bani Walid senza armi, per poterli uccidere".
Kenshil ha confermato che "Gheddafi, i suoi figli e diversi familiari sono arrivati a Bani Walid", senza precisare la data e che alcuni "sono fuggiti" mentre due figli del colonnello, Saadi e Muatassim, sono ancora a Bani Walid . Il portavoce militare del Cnt Ahmed Bani ha confermato ufficialmente che il figlio del rais, Khamis, e l'ex capo dei servizi segreti Mohamed Abdallah al Senoussi "sono stati entrambi uccisi".
Davide Scaglione